02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

E DALLA SPAZZATURA NACQUERO PATATE. ECCO LE “RICICLELLE”, I PRIMI TUBERI DI QUALITÀ TUTTI ITALIANI COLTIVATI CON IL COMPOST. UN PROGETTO REALIZZATO DALLA CIA - CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI E L’UNIVERSITÀ DI SALERNO

C’era una volta la spazzatura, da cui nacquero patate di qualità tutte italiane. Ecco come si potrebbe raccontare un giorno alle future generazioni la nascita dei primi tuberi tricolori coltivate con il compost ottenuto dalla parte organica dei rifiuti domestici. Protagonisti dell’impresa la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori e l’Università di Salerno, con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole, che hanno esteso alla patata la sperimentazione già affermata su alcune varietà di insalata. “E i risultati sono ottimi - spiega la Cia - perché il prodotto giunto a maturazione è di grande qualità e gradevole al gusto. Le abbiamo battezzate con il nome di “riciclelle” e sono la dimostrazione che si può fare agricoltura dando un contributo importante all’ambiente e risparmiando. È bastato recuperare e “compostare” la parte organica dei rifiuti di poche famiglie, per ottenere fertilizzante utile ad una produzione di patate in grado di soddisfare una porzione delle loro esigenze alimentari. Si tratta così di un processo di riciclaggio completo. E una volta messo a regime, potrà anche attenuare anche il problema della spazzatura, divenuto una complicazione annosa e gravosa in molte aree del Paese”. La nuova patata debutterà ufficialmente il 23 luglio alla Locande del Cantastorie di Molina di Vietri di Salerno, quando sarà presentata alla stampa con annessa “prova del gusto”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli