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È DAVVERO TEMPO DI “METTERE IN COLLEGAMENTO” SISTEMI DIVERSI E, AD OGGI, ANCORA DIVISI: L’ARTIGIANATO DELL’AGROALIMENTARE E LA GRANDE INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE. I PRIMI SEGNALI ARRIVANO DA CIBUS TOUR E SLOW FOOD?

Si fa un gran parlare, oggi, di sinergie, di fare sistema, di joint-venture, eppure gli italiani sembrano sempre “l’un contro l’altro armati”. Capita anche nel mondo dell’agroalimentare, dove talvolta si sentono parole non proprio concilianti nei confronti di soggetti percepiti come antagonisti. O dove, a volte, si entra in un’ottica di competizione, come, ad esempio, si vede dalla strategia, nel settore delle fiere, di FieraMilano, particolarmente aggressiva nel tentare di accaparrarsi kermesse e appuntamenti in settori, come quello dell’agroalimentare, storicamente legati ad altre realtà (Parma e Verona). Nonostante questo, capita anche che Slow Food, l’associazione che si rivolge ai contadini, ai piccoli produttori, agli artigiani del cibo, unisca le forze con Cibus Tour (Parma, 15-17 aprile 2011), fiera delle eccellenze alimentari che si rivolge ad operatori e consumatori. Lo fa con “Po(r)co ma buono”, l’appuntamento con la carne suina nato dall’incontro tra Cibus e Slow Food, cioè tra due sistemi diversi tra loro: il primo attento al mercato, alla distribuzione e alle sue dinamiche, il secondo attento alla piccola produzione locale. È, insomma, la dimostrazione che, al di là di contrapposizioni dichiarate, il mondo dell’“artigianato” dell’agroalimentare e la grande industria non solo possono collaborare, ma hanno bisogno l’uno dell’altro. Perché è impensabile, in un mondo totalmente interconnesso, prescindere dal sistema della grande industria e della distribuzione, che permette alla comunità globale di raggiungere ed essere raggiunta da ogni prodotto. E perché la distribuzione non può più prescindere dalla qualità, che solo la produzione artigianale può garantire. Allora è davvero il momento di “fare squadra”: incontrarsi, chiarire i ruoli e praticare un’azione sinergica, connettere il mondo agricolo e quello dell’industria. Bisogna anche capire che l’informazione può e deve svolgere un ruolo fondamentale in questa sinergia, comunicando al pubblico le funzioni e le dinamiche dei diversi protagonisti di questa “alleanza strategica”, individuando il sistema più funzionale per far arrivare il messaggio ai consumatori.

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