Dopo il boom del vino al bicchiere, dell’olio extravergine di oliva, della pasta trafilata al bronzo, è il miele la nuova passione dei gourmet: l’importante è che sia naturale e soprattutto made in Italy. Se i più esperti sanno distinguere alla perfezione le differenti tipologie, si moltiplicano da Nord a Sud i corsi per assaggiatori, e impazzano i mieli ricavati da varietà floreali originali, come il corbezzolo e la sulla. Ma gli apicoltori italiani - che si danno appuntamento a Montalcino per la “Settimana del Miele” (6-8 settembre), la più importante mostra-mercato del settore, danno le linee guida ai consumatori per scegliere il miglior nettare: quando si acquista il miele occorre leggere bene l’etichetta.
L’invito degli esperti è quello di privilegiare confezioni in cui sia riportata chiaramente l’origine geografica e l’indicazione dell’apicoltore che ha prodotto il miele, evitando i barattoli di cui si nasconda l’origine e la modalità di trasformazione. “Si va sul sicuro scegliendo quello che in etichetta indica con chiarezza dove, da chi e come è stato prodotto - spiega Hubert Ciacci, presidente Settimana del Miele - ovvero un miele tradizionale italiano, estratto per centrifugazione, che non ha subito trattamenti che possono modificare le sue caratteristiche e, in particolare, non è mai stato riscaldato a temperatura superiore a 40° C”. E la scelta dei mieli di casa nostra non potrebbe essere più vasta: l’Italia, con notevoli variazioni ambientali e climatiche tra una regione e l’altra, è l’unico Paese al mondo in grado di produrre tantissime qualità di miele, ciascuna con proprietà, gusti, usi e prezzi diversi.
Quest’anno da nord a sud sarà l’anno del miele di girasole, l’estate, la stagione principale per la produzione di miele è, infatti, sotto il segno del giallo intenso, cristallizzato, molto energetico e dalle eccellenti proprietà diuretiche e rinfrescanti, del miele di girasole. Insieme al miele di girasole a Montalcino si potranno trovare tutte le varietà più note e anche quelle più rare: dal miele di spiaggia prodotto nel Parco di Migliarino-San Rossore, ottenuto da specie botaniche tipiche della macchia mediterranea, come camuciolo, cisto, tamerice, corbezzolo e pitosforo, al pregiatissimo miele di corbezzolo, che arriva dalla zona costiera (in particolare dalla Maremma) e dalle isole dell’arcipelago toscano, passando per il miele di marruca, prodotto solo in alcune buone annate, e, ancora, miele di eucalipto, acacia, trifoglio, sulla, tiglio, erica, corbezzolo, edera, castagno e non solo.
A Montalcino gli honey lovers potranno conoscere anche gli altri tesori dell’alveare - pappa reale, propoli, polline, cera - e tutti i prodotti che se ne ricavano: cosmetici, digestivi e liquori al miele, caramelle, biscotti, confetture, frutta secca al miele e tante altre prelibatezze da assaggiare e portare a casa dopo aver fatto una visita guidata in un apiario, tra le colline di Montalcino, rigorosamente vestiti e protetti.
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