“È il momento che l’Italia pretenda il Commissario Europeo per l’Agricoltura”. A chiederlo, in una lettera inviata al premier Renzi, il presidente del Consorzio Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi. “Fondamentale sfruttare l’occasione di Expo”

L’Italia, nel panorama europeo, è senza dubbio una delle superpotenze dell’agricoltura e dell’agroalimentare di qualità, e merita, anche a livello decisionale, un posto di rilievo. Ma c’è chi si spinge anche oltre questa considerazione: “è il momento che l’Italia pretenda il Commissario Europeo per l’Agricoltura”. A chiederlo, in una lettera inviata al premier Renzi, il presidente del Consorzio Grana Padano (40.000 operatori complessivi nell’intero sistema, 132 caseifici e produzione di oltre 4,5 milioni di forme nel 2013, www.granapadano.com), Nicola Cesare Baldrighi.
Nel messaggio, i produttori del formaggio Dop più consumato del mondo, sottolineano come la loro non sia una “richiesta personalistica, ma è il sentir comune di tutti i sistemi produttivi dell’eccellenza agroalimentare italiana affinché venga posta la meritata attenzione sull’intero comparto che è attualmente, e lo è da molto tempo, il più resistente ai duri colpi inferti dalla crisi, ma che necessita di attenzione, rispetto, risposte”.
Il solo primario, ricordano i produttori di Grana Padano, rappresenta il 6% dell’occupazione e contribuisce al 5% della ricchezza europea, ma l’intero sistema agroalimentare è oggi il primo asset manifatturiero europeo. Un asset particolarmente strategico per il nostro Paese, ammirato e conosciuto nel mondo anche per la qualità e lo stile alimentare, “che potrebbe sfruttare l’occasione dell’Expo per avere finalmente al timone dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare Europeo una valida e operativa risposta italiana”.