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E’ L’“ANNO DEL MILLEFIORI”: LA TOSCANA DEL MIELE REGISTRA NEL 2007 UN + 50%, A CAUSA DELCLIMA IMPAZZITO CHE ACCAVALLA LE FIORITURE. IN CALO VERTIGINOSO LE PRODUZIONI DEI MONOFLORA

“E’ l’“anno del millefiori”: in linea con le tendenze del resto d’Italia, boom in Toscana per la produzione del miele dai tanti profumi e aromi. Il raccolto della regione, pur registrando un saldo complessivo sostanzialmente uguale al 2006 (20.000 quintali), rivela un dato sorprendente: un incremento del 50% per il miele millefiori, con conseguente calo vertiginoso di tutti i mieli monofora”. Tutti i mieli toscani e italiani saranno, quindi, i protagonisti, dal 7 al 9 settembre, a Montalcino, alla “Settimana del Miele”, la più importante rassegna a livello nazionale dei prodotti dell’alveare e delle sue molteplici trasformazioni.
“Le temperature estremamente miti dell’inverno passato e, più in generale, il clima impazzito - spiega Hubert Ciacci, apicoltore e presidente degli Apicoltori di Siena Grosseto Arezzo (Asga), che ha sede a Montalcino - che ha caratterizzato i primi mesi del 2007 hanno creato scompiglio nella natura accavallando letteralmente tutte le fioriture; le api disorientate dalla contemporanea disponibilità di tanti pollini hanno prodotto moltissimi tipi di miele millefiori, creando anche inedite miscele”.
Calo vertiginoso, quindi, per i preziosi mieli monoflora, fiore all’occhiello dell’apicoltura toscana: “il miele di acacia, uno dei più pregiati della regione, si presenta quest’anno di una tonalità nuova - continua il presidente Ciacci - un’acacia più ambrata conseguenza dell’impollinatura “macchiata” da altre tipologie di polline; raccolto scarso anche per girasole e trifoglio: i mieli estivi, infatti, hanno risentito del luglio estremamente siccitoso che ha seccato i fiori privando le api del loro nettare”.
La produzione toscana di miele è una delle più importanti d’Italia: da diversi anni si aggira sul 15% della produzione nazionale. Oltre che quantitativamente gode di prestigio soprattutto sul lato della qualità, in quanto, grazie alla sua variegata composizione orografica, la Toscana consente di produrre quasi tutti i monoflora nazionali, dai montani acacia e castagno, al millefiori, sulla e trifoglio delle pianure e delle colline, fino ai mieli marini: corbezzolo, eucalipto, rosmarino. E, proprio in Toscana, a Montalcino, che da solo produce l’1% del raccolto nazionale, è di scena ogni anno la più antica rassegna di apicoltura d’Italia, la Settimana del Miele (7-9 settembre 2007), organizzata con la sponsorizzazione della Camera di Commercio di Siena: questa golosa mostra-mercato offre, oltre ad analizzare le tendenze di mercato, l’opportunità di assaggiare e acquistare tutte le qualità di miele presenti nel panorama italiano e di trovare i tanti prodotti di bellezza a base di miele, propoli e pappa reale. Quest’anno, nel bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, la Settimana del Miele, ricorda e onora in particolare Garibaldi Apicoltore: il “condottiero dei Mille”si sarebbe diviso tra le armi e gli alveari tramandando così un’antica arte di famiglia raccolta oggi dal pronipote Renato che il 9 settembre a Montalcino svelerà i segreti di famiglia in una mostra-conferenza “Il gene apistico della famiglia Garibaldi”.

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