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“È L’OCCASIONE PER COMPIERE UNA SVOLTA DECISIVA PER PORRE RIMEDIO AI GRANDI SCANDALI DELLA NOSTRA EPOCA COME FAME, ABUSO DELLA TERRA E DELLA SALUTE”. COSI’ GUIDO BARILLA SUL “PROTOCOLLO DI MILANO”, CHE POTREBBE ESSERE FIRMATO ALL’EXPO 2015

L’edizione n. 5 del Forum Internazionale del Barilla Center for Food & Nutrition “deve essere l’occasione per lanciare un primo seme per la nascita di un accordo globale su cibo e nutrizione”: parola di Guido Barilla, dal forum internazionale sull’alimentazione di scena all’Università Bocconi di Milano. Il “Protocollo di Milano”, accordo globale nato nella due giorni del forum, che potrebbe essere firmato all’Expo 2015, punta a ridurre lo spreco di cibo dei Paesi firmatari del 50% entro il 2020 e a sostenere l’agricoltura sostenibile.
“Abbiamo affrontato i paradossi legati all’alimentazione - ha continuato Barilla - ma questa volta vogliamo fare un passo importante verso la loro soluzione, avviando un percorso che porterà al Protocollo sul cibo”. Secondo Barilla, la definizione del Protocollo di Milano “è l’occasione per compiere una svolta decisiva per porre rimedio ai grandi scandali della nostra epoca come fame, abuso della terra e della nostra salute”.
Intanto, nella giornata di ieri, è stato premiato il progetto “Value +”, vincitore del concorso “Young Earth Solutions!” del Barilla Center for Food and Nutritions. Obiettivo del progetto, di tre studenti del Bangladesh, è quello di portare cibo e una cultura dell’alimentazione sana nelle baraccopoli del mondo, attraverso la creazione di una nuova rete alimentare. Il programma punta ad aprire negozi di cibo, chiamati “Nutri Shop”, negli slums delle città più povere del sud del mondo. Come Dacca, la capitale del Bangladesh, che ospita nelle baraccopoli 6 milioni di abitanti. In questi negozi si troverà cibo che arriva direttamente dagli agricoltori, che saranno contattati via sms per conoscere il prezzo degli alimenti e le disponibilità di giornata. Con meno intermediari il cibo costerà meno e anche per gli agricoltori ci sarà un guadagno maggiore. I negozi saranno gestiti da consiglieri alimentari che potranno consigliare le giuste porzioni e la dieta adatta per la popolazione. I “Nutri shop” avranno anche cucine comunitarie a cui la popolazione potrà accedere grazie a dei turni e potrà cucinare cibo sano.
Info: www.barillacfn.com

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