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È PRONTO PER ESSERE SOTTOPOSTO DAL SENATORE DARIO STEFÀNO AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE BARROSO, IL “DOSSIER XYLELLA” SUL BATTERIO KILLER CHE STA DECIMANDO GLI ULIVI IN PUGLIA, E CHE PER LA PRIMA VOLTA SI MANIFESTA IN EUROPA

È pronto per essere sottoposto dal Senatore Dario Stefàno al Commissario Europeo per la Salute, Tonio Borg e al Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, il “dossier Xylella” sul batterio killer che sta decimando gli ulivi in Puglia e che per la prima volta si manifesta in Europa, per discutere di come poter intervenire nella fase iniziale di questa nuova fitopatia che ha colpito l’olivo, coltura rilevantissima per l’economia agricola, non solo del Belpaese ma anche di altri Stati europei.

“È la prima volta che questo agente patogeno da quarantena - afferma il Senatore - viene rilevato in un Paese dell’Ue, e su una pianta come quella dell’ulivo, coltura rilevantissima per l’economia agricola, non solo del Belpaese ma anche di altri Stati europei. Ad oggi non esistono studi, ricerche e bibliografia approfondite sul fenomeno che consentano di capire fino in fondo cosa abbiamo di fronte e cosa serve per combatterla. Un fenomeno che va studiato ex novo. Vi è un rischio potenziale di propagazione ad altri territori che va scongiurato - spiega Stefàno - ecco perché è opportuno ed importante il contributo dell’Unione Europea, in termini di sostegno scientifico ed economico, a quanto già posto in essere dalla Regione Puglia. Il servizio fitosanitario regionale - sottolinea Stefàno - sin dalle prime manifestazioni del patogeno è subito intervenuto, attuando in raccordo con il servizio fitosanitario nazionale e con la collaborazione delle istituzioni scientifiche, tutte le misure tecnico-amministrative previste dalla normativa fitosanitaria nazionale e comunitaria, per far fronte alla situazione ed evitare la diffusione della malattia. Ma non basta”. “Credo infatti - conclude il senatore - che possano trovare applicazione i regolamenti comunitari cui si è fatto ricorso in passato per vicende analoghe. A questo proposito voglio ricordare quanto fatto dalla Commissione Europea (decisione 2006/923/CE e correlate) per il programma di misure presentato dal Portogallo per contrastare la propagazione del Bursaphelenchus xylophilus (Steiner et Buhrer) Nickle et al. (nematode del pino) in altri Stati membri. In quell’occasione, nonostante il contributo finanziario della Comunità in genere copra non oltre il 50% delle spese rimborsabili, venne concesso un contributo finanziario comunitario pari al 75%”.

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