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E’ SEMPRE EMERGENZA PER L’AGRICOLTURA. IL MALTEMPO CONTINUA AD IMPERVERSARE SULLA PENISOLA E LE PIOGGE VIOLENTE E LE ABBONDANTI NEVICATE STANNO METTENDO A RISCHIO LE SEMINE DI GRANO. LO DICE LA CIA

Ai pesanti danni causati dalle intemperie si aggiungono le grandi difficoltà per le tradizionali operazioni colturali autunnali. Il maltempo che continua ad imperversare sulla Penisola, con piogge violente e abbondanti nevicate, oltre a causare pesanti danni alle produzioni (soprattutto quelle orticole a cielo aperto), sta mettendo a rischio le semine di grano in diverse zone del Paese. I campi allagati impediscono, infatti, le tradizionali operazioni colturali di questo periodo autunnale. Lo sottolinea la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori preoccupata per una situazione generale molto critica e che in queste ultime ore sta assumendo dimensioni gravi soprattutto nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche, dove molti fiumi sono esondati ed è stato di allerta per il Tevere.

Le campagne, avverte la Cia, registrano molte e complesse difficoltà. Da più di un mese piove interrottamente. Allagamenti, anche in aziende e nelle loro strutture (stalle, serre, cantine e magazzini), smottamenti dei terreni e frane hanno reso impraticabili le strade rurali e in tante aree l’accesso ai campi coltivati è praticamente impossibile. E così gli agricoltori, oltre a non essere nelle condizioni di operare la normale attività, sono costretti a registrare conseguenze non indifferenti. Molte colture, in particolare le orticole, sono andate distrutte. Danneggiati anche vitigni di pregio e uliveti. In diversi casi il ripristino dei terreni devastati dalle acque resta un’impresa ardua. La Cia, comunque, sta seguendo con particolare attenzione l’evolversi degli eventi meteorologici, soprattutto quelli che stanno interessando in queste ore l’Italia centrale. Sono state istituite unità di crisi per monitorare la situazione e dare pronti sostegni agli agricoltori in difficoltà.

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