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E’ SEMPRE TEMPO DELLE MELE … IN VENETO IL PROGETTO COMUNITARIO “FRUTTA NELLE SCUOLE”, CON LA BENEDIZIONE DEL MINISTRO GALAN. MANZATO: “LA CULTURA ALIMENTARE E DEL TERRITORIO DOVREBBE DIVENTARE MATERIA SCOLASTICA”

Non Solo Vino
Franco Manzato

In oltre 10.000 scuole primarie di tutte le regioni italiane torna il programma comunitario “Frutta nelle scuole”, coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole.

Il programma ha l’obiettivo “di incrementare il consumo di frutta e verdura tra i bambini delle scuole primarie e di far conoscere ed apprezzare le nostre produzioni ortofrutticole per una sana ed equilibrata alimentazione. La frutta proviene esclusivamente da produttori agricoli italiani e sarà gustata in tutti gli 8 lotti regionali, privilegiando i prodotti stagionali, di qualità (biologico, Dop, Igp) e del territorio.

“Grazie alla distribuzione di prodotti ortofrutticoli di stagione, i bambini, insieme ai loro insegnanti, avranno - ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan - l’opportunità di assaggiare, confrontare e conoscere meglio la frutta e la verdura dell’intero territorio nazionale, riuscendo così ad avvicinarsi al modo dell’agricoltura e ai suoi valori tradizionali. Una corretta informazione, fin da piccoli, è la base necessaria per una sana alimentazione. Il nostro obiettivo è far comprendere ai bambini che la frutta è un elemento essenziale di una dieta sana”.

“La sana alimentazione è un fatto culturale - spiega l’assessore regionale all’agricoltura del Veneto, Franco Manzato - legato alla identità del territorio e ai valori del mondo agricolo e delle nostre tradizioni. Per questo l’educazione alimentare non può rimanere uno “spot” a carico del bilancio agricolo ma deve diventare patrimonio comune e materia curricolare a carico dell’intera comunità. Il recupero culturale di un’alimentazione legata al territorio - spiega Manzato - risponde ad una nutrita serie di problematiche del nostro mondo moderno, dove cresce il problema del sovrappeso anche nelle giovanissime generazioni, bombardate da messaggi che hanno a cuore interessi economici legittimi ma non la salute e il benessere della comunità. Abbiamo il non invidiabile primato di essere la popolazione più obesa d’Europa, e questo mentre l’Unesco riconosce il valore della Dieta Mediterranea. In ogni caso - conclude Manzato - una iniziativa lodevolissima come questa non può essere a carico del solo bilancio agricolo, quasi fosse una “contro pubblicità” rispetto all’industria alimentare, ma deve diventare una normalità sociale”.

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