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È TEMPO DI FUNGHI, MA ATTENZIONE AI QUELLI CHE SEMBRANO INVITANTI E INVECE SONO VELENOSI. ECCO I CONSIGLI DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO, PER ANDARE SUL SICURO “IN PENTOLA”: UN ESEMPIO? NON FIDARSI DI “PRESUNTI ESPERTI” E NEL DUBBIO NON MANGIARLI

Non Solo Vino

È tempo di funghi, i profumati e saporiti frutti del bosco che tanto fanno sospirare il proprio arrivo sulle tavole dei gourmet, ma ora è giunta l’ora, i boschi brulicano di cercatori, anche se sono tante le insidie che minacciano gli appassionati. Ecco allora i consigli del Corpo Forestale dello Stato, per andare sul sicuro “in pentola”: un esempio? Non fidarsi di “presunti esperti” ma rivolgersi alle Asl e, in caso di dubbio, non mangiarli.

È importante, infatti, non sottovalutare i pericoli legati all’incauto consumo di funghi velenosi: nel 2012 si registra già un aumento dei casi di avvelenamento, anche mortali. Il Corpo Forestale dello Stato ribadisce che non esistono regole empiriche per stabilire la commestibilità dei funghi: ogni esemplare va classificato con certezza e consumato solo se appartiene a specie eduli. Non è opportuno fidarsi di “presunti esperti”, mentre gli unici che possono indicare con certezza quali siano i funghi da consumare o quelli tossici sono gli Ispettorati micologici delle Asl. In caso di dubbio, è sempre assolutamente necessario astenersi dal consumare miceti, alcuni dei quali, anche se di aspetto gradevole, di tinte tenui, di invitante odore di farina, possono poi rivelarsi velenosi e purtroppo talvolta mortali.

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