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E VENNE LA “TASSA ZUCCHINA”: NEL CALDERONE DELL’IMU POTREBBERO FINIRE ANCHE GLI ORTI CHE TANTI ITALIANI COLTIVANO PER PASSIONE. CON LA STESSA ALIQUOTA DELLE SECONDE CASE, COME SE ZUCCHINE, POMODORI E CIPOLLE AUTOPRODOTTE FOSSERO UN BENE DI LUSSO

Italiani, popolo di santi, navigatori e... tar-tassati! E tra le tante tasse che piovono sul Paese c’è l’Imu, ovviamente. E mentre i sindaci discutono se e come applicarla, e altri addirittura si interrogano sulla costituzionalità della misura del Governo Monti, si scopre che all’interno della misura ci potrebbe essere anche la “tassa zucchina”. Già, perché secondo alcuni, sugli orti che tanti italiani coltivano con sempre crescente passione (sono 4,5 milioni per la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori), vuoi per semplice diletto, vuoi per mangiare qualche cosa di genuino, si potrebbe pagare l’Imu. E per di più neanche con l’aliquota della prima casa, ma con quella della seconda, cioè lo 0,76%. Insomma, l’orto potrebbe essere considerato alla stregua di un “lusso”. Certo se così fosse, è facile immaginare che a molti verrebbe voglia di utilizzare in modo “improprio” pomodori, zucchine e cipolle.

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