Partire dall’Italia per far fortuna in America. É la storia di tanti italiani, ed è sempre più la storia di Eataly, diventato in pochi anni uno dei marchi di punta del made in Italy del vino e del cibo nel mondo, che partito da Torino e diffuso nel mondo vede, oggi, per la prima volta, il Nord America contare più dell’Italia e dell’Europa intera, in termini di giro d’affari. Perchè “Eataly è un’azienda già multinazionale che supera il mezzo miliardo di fatturato e l’obiettivo è arrivare a 1 miliardo nei prossimi quattro anni”.
Lo ha detto, riporta l’Ansa, l’amministratore delegato della creatura di Oscar Farinetti, il figlio Francesco Farinetti, per la presentazione della “Pizza di filiera di Eataly”, progetto sviluppato insieme a Slow Food per elevare la qualità di uno dei piatti simbolo dell’Italia, puntando sui prodotti del territorio e sulla cura della lavorazione.
“Nel giro di tre anni - ha aggiunto Francesco Farinetti - credo saremo abbastanza grandi per superare l’“adolescenza”, potendo capitalizzare i risultati dell’apertura di Londra e Parigi e il consolidamento della presenza nel Nord America, dove già oggi produciamo oltre il 55% del giro d’affari e per il primo anno abbiamo superato l’Italia e l’’Europa”. Dopo aver aperto a Las Vegas, Eataly prevede di aprire anche a Toronto nell’ottobre del 2019, a San Jose e Dallas nel 2020 mentre “stiamo lavorando per Washington e Miami”. In Europa, invece, l’appuntamento più vicino è l’apertura il 12 aprile di Parigi, “uno degli Eataly più importanti”, e nel 2020 di Londra. Quanto all’Asia “ormai siamo vicini allo sviluppo del grande progetto cinese dove abbiamo individuato il partner e lavoriamo per partire nel 2020 con il primo Eataly in Cina”.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024