Tra i prodotti italiani c’è, manco a dirlo, il caffè. Ovviamente, ben più che ai chicchi, ci riferiamo alla bevanda, che solo nel Belpaese entra nell’Olimpo dell’eccellenza, con il suo tipico aroma, la sua fragranza, la sua cremosità unica. È l’espresso all’italiana. Ma se “per fare il legno - ci vuole l’albero”, per fare un buon espresso ci vuole una buona macchina da caffè. Made in Italy, of course, perché solo da noi si producono le macchine migliori, vendute in tutto il mondo. Il loro mercato non solo è in salute, ma cresce: secondo i dati diffusi dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano, il 2010 segna un +16,4% sul 2009, con 3 macchine su 4 vendute all’estero. E se l’Europa resta il primo sbocco, con il 55% dell’export ed un +6% sul 2009, va forte il mercato asiatico. Se nel complesso le vendite in Asia sono cresciute del 73% in volume e del 73% in valore, l’Estremo Oriente “vola” letteralmente: +86% nel 2010 sul 2009, mentre anche il Nord America ha acquistato il doppio sul 2009 (+8%), per una crescita in valore del 40% (+7,5%).
“L’espresso ormai da anni ha raggiunto una notorietà e un apprezzamento globali”, ha commentato Gianluigi Sora, presidente dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano. “La stragrande maggioranza della nostre macchine per caffè è destinata all’estero e lo sarà sempre di più, basti considerare la crescita tumultuosa di Asia e Nord America”. “L’espresso italiano - ha continuato Sora - è in questo mercato globale un modo specifico di bere l’espresso. Da parte dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano la tutela è quindi duplice. Continuare a migliorare la qualità del prodotto sul mercato italiano e nel contempo divulgare all’estero una maggiore cultura del nostro espresso a supporto dei nostri torrefattori che stanno impegnando sempre maggiori risorse nell’esportazione”.
Info: www.espressoitaliano.org
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