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ECCO “MADE IN BLU”, BOLLINO DI QUALITA' PER LA FRUTTA ITALIANA DESTINATA AI MERCATI ESTERI

Niente più frutta italiana anonima sui banchi dei supermarket e dei negozi specializzati di tutto il mondo. Contro la diffusione delle “commodity” (frutta e verdura senza identità) favorita dalle leggi della globalizzazione, è nato “Made in Blu”, marchio collettivo per l'identificazione nel mondo della frutta italiana di qualità. Un bollino azzurro, con tanto di tricolore (sinonimo di tipicità, standard qualitativi elevati, grandi quantità di prodotto, aziende produttrici leader di mercato) che, nel 2004, firmerà 10.000 tonnellate di frutta italiana, fresca e secca, con destinazione il mercato globale (per un fatturato previsto di 10 milioni di euro).
A promuovere il marchio, che gode del sostegno del Ministero alle Politiche Agricole, è la Mediterranean Fruit Company, società per azioni consortile nata nel 2002 e che oggi riunisce 27 aziende italiane leader nei vari comparti della filiera - dalla produzione ortofrutticola alle attrezzature e impianti per la lavorazione e il trasporto, dal packaging ai servizi - attorno all'obiettivo comune di “internazionalizzare” la filiera ortofrutticola italiana.
“Made in Blu” contrassegnerà i più importanti e prestigiosi prodotti del paniere ortofrutticolo italiano, dai kiwi laziali alle pesche e pere emiliano-romagnole, dall'uva pugliese alle arance della Sicilia, dai clementini della Basilicata alla frutta secca, realizzati da aziende che complessivamente rappresentano il 9% della produzione nazionale di ortofrutta e il 15% dell’export. I prodotti, tutti provenienti dalle più vocate aree produttive italiane e ottenuti secondo i Disciplinari della Produzione Integrata, saranno presentati in confezioni dal packaging particolarmente accurato.
A seguirne la vendita nei principali Paesi di consumo (dall'Europa al Nord America, dall'Arabia all'Estremo Oriente) sarà una rete di distributori esclusivisti.
"Obiettivo del nostro progetto - spiega Renzo Piraccini, presidente della Mediterranean Fruit Company - è far uscire la frutta dall'area delle commodity e costruire una strategia di marca. In questo modo speriamo di far giocare, alla produzione italiana, che vanta caratteristiche di qualità e tipicità uniche al mondo, un ruolo da protagonista nel mercato globale".

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