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ECCO IL BILANCIO “SLOW FISH 2011”: PIU’ PESO POLITICO DELLA PESCA IN UE E PRESA DI COSCIENZA DELL’IMPORTANZA DEL CONSUMO RESPONSABILE DI PESCE, DA PARTE DI CONSUMATORI PIU’ ATTENTI E DESIDEROSI DI INFORMARSI, CON AL SEGUITO TUTTA LA FAMIGLIA

La crescita del peso politico della pesca per l’Unione Europea, testimoniata dalla visita della Commissaria Ue agli Affari Marittimi e Pesca Maria Damanaki, e di quello sulle “coscienze” dei consumatori verso il consumo responsabile di pesce, sempre più attenti e desiderosi di informarsi, grazie anche alla formule dell’“imparare divertendosi” (come le degustazioni guidate di Laboratori e Teatri del Gusto), con al seguito tutta la famiglia, nei percorsi didattici ad hoc per grandi e bambini: una tendenza, quest’ultima, che sempre di più occorre sottolineare, vista l’importanza e la necessità dell’educazione alimentare. Ecco, in sintesi, il bilancio di “Slow Fish 2011”, l’evento internazionale organizzato da Regione Liguria e Slow Food, dedicata al mondo ittico e agli ecosistemi acquatici, che si è chiuso oggi a Genova (info: www.slowfish.it).
Con l’importante presenza della Commissaria Ue agli Affari Marittimi e Pesca Maria Damanaki che ha sposato la campagna di “Slow Fish” sul consumo responsabile di pesce, l’evento di Genova è stata un’occasione per gli organizzatori di diventare interlocutori politici anche in sede europea. Questo è il punto più importante sottolineato da Claudio Burlando, presidente Regione Liguria, Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, Francesco Bruzzo, consigliere della Fondazione Carige, e Silvio Greco, presidente del Comitato Scientifico di “Slow Fish”. ““Slow Fish” è il luogo in cui ricominciamo a conoscere e a far conoscere il mare - dice Burlando - perché quello che è chiarissimo è che non si può più sfuggire a un rapporto sempre più stretto tra pesca e ambiente. Prendiamo in mano questo tema così importante, piuttosto che subirlo, con l’aiuto di tutti. L’asse del nostro lavoro dei prossimi anni, in collaborazione con Fondazione Carige e con le province liguri, è quello di creare un rapporto sempre più stretto con le comunità dei pescatori liguri perché il successo sta nell’incrementare la ligusticità dell’iniziativa”. Attraverso convegni, incontri, laboratori e degustazioni si sono affrontati i temi legati alla produzione ittica sostenibile e al consumo responsabile. “Nel corso degli anni siamo riusciti a costruire una rete tra i migliori esperti del settore ittico e a coinvolgerli negli eventi di “Slow Fish” - sottolinea Silvio Greco - questi scienziati sono a disposizione del pubblico e della stampa per dare un’informazione chiara e precisa sui temi della pesca. Per non danneggiare le comunità di pescatori è fondamentale comunicare attraverso dati e ricerche scientifiche”.
L’edizione n. 5 di “Slow Fish”, quest’anno in sofferenza economica a causa della riduzione dei finanziamenti, ha visto un calo di visitatori. “Un pubblico numericamente inferiore - spiega Burdese - ma senz’altro di qualità e informato sulle tematiche affrontate. A testimoniare la competenza dei visitatori è stata la grande affluenza alle degustazioni guidate (Laboratori e Teatri del Gusto) che hanno registrato il tutto esaurito, le vendite di testi alla Libreria del Mare, il successo dei percorsi didattici come l’area Slow Sushi e Personal Shopper curati dall’Università di Scienze Gastronomiche. Una preparazione del pubblico apprezzata anche dagli espositori che hanno espresso il loro piacere nel lavorare in un ambiente così competente”. E si è già iniziato a pensare al futuro dell’evento. Tra i progetti, l’idea di far convergere su Genova tutte le più importanti campagne internazionali sui temi del mare e del consumo responsabile. “La Regione Liguria è un presidio di grande valore, ma molto vulnerabile da tutelare e sostenere - conclude Francesco Bruzzo - per far ciò è necessario coinvolgere tutte le istituzioni, superando i campanilismi per raggiungere il comune obiettivo. Crediamo quindi sia un imperativo categorico continuare a sostenere i progetti di Slow Food come stiamo facendo con Mareterra di Liguria”.

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