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ECCO LA NUOVA FRUTTA CHE ARRIVERA’ SULLE NOSTRE TAVOLE. E’ PRODOTTA CON INCROCI TRADIZIONALI E SI CHIAMA PLUMCOT, PLUOT, PEACOTUM. LE NUOVE TENDENZE DEL MERCATO DELLA FRUTTA CHE VEDE AGRICOLTORI, SOCIETA’ PRIVATE ED ENTI DI RICERCA IN GARA PER ASSICURA

La frutta che vedremo sulle nostre tavole ha nomi davvero strani: plumcot (albicocca e prugna rossa), pluot (albicocca e prugna gialla) e peacotum (pesca,albicocca e prugna). Questa volta fortunatamente non c’entrano gli Ogm e questi mix si fanno con metodi tradizionali come incroci, innesti o fusione di cellule di specie simili che consentono maggior rendimento della pianta, più resistenza al trasporto, frutta più sana e che richiede meno trattamenti con pesticidi. Questi gli obiettivi principali che alimentano le ricerche. Ma tanto impegno per creare tali stravaganze è dettato anche dal desiderio di proporre frutta che si faccia notare sulle bancarelle. E così la nuova tendenza del mercato della frutta vede protagonisti decine di agricoltori, società private ed enti di ricerca in gara per assicurarsi brevetti di frutti da lanciare sull’enorme mercato mondiale.

E così nasce anche il mapo (pompelmo e mandarino); il kiwi giallo senza peluria e più dolce di quello verde e che tra poco verrà soppiantato dalla varietà rossa proveniente dalla Cina (le prime forniture hanno già raggiunto Spagna, Germania e Olanda.

Un po’ come il mondo della moda ci sono e ci saranno le mode anche per la frutta; e così via alla pesca piatta, ottenuta negli Usa e già diffusa in Europa; è molto simile alla pesca tabacchiera italiana (tipica della Sicilia orientale) ma più tardiva, molto succosa e saporita; o il cocomero giallo, varietà già presente accanto a quella rossa e bianca, ma in Italia poco nota (si trova più frequentemente in Oriente). Fra i tentativi di trovare nuovi gusti anche un ibrido tra fragola e peperone, solo nella fantasia, almeno per ora.

Ma il consumatore italiano, almeno per ora non si lascia facilmente suggestionare da queste stravaganze e “dimostra grande competenza in materia e chiede soprattutto qualità - dichiara Stefano Predieri dell’Ibimet-Cnr di Bologna. Nell’ambito di un programma europeo sull’alimentazione stiamo intervistando proprio nei supermercati migliaia di persone per capire le loro esigenze, ma basterebbe riscoprire le infinite varietà locali visto che solo nel nostro paese ci sono ben 400 sagre dedicate a specie locali di frutta”.

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