Con la ristorazione ferma o comunque ad andamento lento, chi proprio non vuole rinunciare alla gita per mangiare qualcosa fuori e rompere così la routine quotidiana ha trovato nel pic nic la soluzione ideale. Complice anche il timore di assembramenti, la necessità di spazi aperti e in mezzo alla natura, il pic nic si è preso i suoi spazi approfittando di un “colpo di fulmine” scattato nelle persone nei confronti delle esperienze di vita outdoor. Il boom estivo di viaggi dentro i confini nazionali ha fatto il resto, riaccendendo la passione per la riscoperta del territorio e dei suoi innumerevoli percorsi enogastronomici.
A scattare la fotografia di una nuova tendenza è l’analisi condotta da Picnic Chic, il primo booking per il picnic e delle esperienze all’aria aperta, nato nel 2017 da un’intuizione di Antonietta Acampora, che, proprio nel 2020, ha segnato un +900% di adesioni e la copertura di quasi tutto il territorio nazionale con oltre 450 food experience proposte.
Picnic Chic ha fatto centro puntando sulla possibilità per l’utente di scegliere velocemente un’esperienza nuova di “food open air” e in luoghi suggestivi. Niente uova soda e panini al sacco da preparare al mattino, ma un cesto da picnic gourmet ed a “chilometro zero” con tutto l’occorrente per godersi un momento di relax all over in mezzo alla natura.
Il piacere di stare all’aria aperta convince nel 2020 il 54,5% degli intervistati: l’indagine, condotta su un panel d’età compresa tra i 18 e i 65 anni e con residenza nei maggiori centri urbani d’Italia, ha analizzato la scelta di vivere esperienze open air. Gli italiani nel 2020 hanno riscoperto il piacere e il gusto dello stare fuori casa tanto che il 47,3% degli intervistati dichiara di voler presto vivere un’esperienza di picnic e mangiare all’aria aperta e il 54,5%, proprio nel 2020, ha preferito le degustazioni open air - e una percentuale dell’80,6% che ha scelto la formula del picnic - alla classica ristorazione. Un trend nuovo che ha fatto rivalutare al 47,3% degli intervistati proprio questa formula di ristorazione. Il booking e la possibilità di acquistare online piacciono al 51,6% degli intervistati: di questi, il 72% apprezza la modalità che permette di conoscere nuove realtà di ristorazione, prodotti locali ed eccellenze del territorio.
La vera novità introdotta da Picnic Chic è proprio la digitalizzazione di acquisto e prenotazione del mangiare all’aria aperta, oltre alla possibilità di pagamento online: tendenza che riflette l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori, accelerata dall’emergenza Covid-19, ma che spesso coglie impreparate le piccole strutture. Secondo Antonietta Acampora, ceo e founder del booking Picnic Chic, “le opportunità di sviluppo per il settore della ristorazione, che spesso affidano ancora il proprio business a un sistema di organizzazione manuale, sono moltissime. Picnic Chic offre una strada veloce alla gestione online del cliente e si rivolge proprio a piccole strutture che offrono esperienze di food e d’intrattenimento su tutto il territorio italiano supportandoli nel delicato ma necessario passaggio verso la digitalizzazione. La soluzione di booking che offriamo può essere facilmente integrata al sistema attualmente in uso”.
Grazie ad un portale organizzato intuitivamente, Picnic Chic permette di prenotare il picnic in tempi rapidi direttamente alla struttura ricettiva che prepara il cesto per la data scelta: la rete di partner specializzati (cantine, ristoranti, agriturismi) offre picnic experience di diverso tipo con l’obiettivo di soddisfare una clientela che ricerca anche esperienze culinarie fuori dai canoni tradizionali.
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