“Il tema delle nuove povertà è importante anche alla luce della pandemia che ha creato ulteriori disuguaglianze. E il tema alimentare, che è prioritario, è un tema che colpisce anche le generazioni più giovani. Oggi sprecare non solo non è giusto, ma non è nemmeno conveniente. Ecco perchè investire in percorsi di recupero e del dono vuol dire generare ricchezza e valore sociale. È importante, quindi, la leva della fiscalità per incentivare l’anti-spreco”. Così il Ministro per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, nel decennale di “Save the food” - progetto firmato da Cuki Save The Food e Banco Alimentare contro lo spreco alimentare che, dal 2011, ha donato ai bisognosi 20 milioni di porzioni di cibo non consumate dalle mense aziendali - celebrato il 4 novembre alla Scuola di cucina della storica rivista “La Cucina Italiana”, a Milano, con una tavola rotonda alla presenza del Ministro Elena Bonetti e dell’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/2016 contro lo spreco alimentare, e con la “Staffetta per gli Altri”, dove gli allievi del quarto anno dell’Istituto Alberghiero Paolo Frisi di Milano, guidati da dirigenti d’azienda, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, hanno preparano pasti da consegnare al Banco Alimentare per essere distribuiti agli enti caritativi.
“È un impegno etico che ci consente di restituire alla comunità una parte della fiducia e dell’apprezzamento che il mercato e i consumatori da sempre e quotidianamente assegnano ai nostri prodotti e al nostro lavoro”, spiega Corrado Ariaudo, ceo di Cuki. “I contenitori di Cuki - afferma Marco Lucchini, segretario generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus - garantiscono una adeguata conservazione nel trasporto dei cibi e sono un supporto fondamentale perchè ci permettono di recuperare grandi quantità di alimenti e ridistribuirle, attraverso le strutture caritative convenzionate, a chi ha più bisogno. Ci auguriamo che altri seguano l’esempio di Cuki, permettendoci così di avere più capacità di recuperare cibo e di ridurre gli sprechi, e che le aziende che aderiscono al nostro programma Siticibo diventino sempre di più”.
Siticibo è la prima applicazione italiana della Legge 155/2003 (cosiddetta del “Buon Samaritano”) e ha lo scopo di recuperare il cibo cotto e fresco in eccedenza nella ristorazione organizzata. Le aziende aderenti al progetto non incorrono in spese aggiuntive ed eliminano, invece, l’onere economico e organizzativo dello smaltimento delle derrate in eccesso.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024