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ELEZIONI 2008 - LA COLDIRETTI A BERLUSCONI: “DIFENDERE IL MADE IN ITALY”

Difendere il made in Italy agroalimentare dalle minacce a livello nazionale ed internazionale che rischiano di danneggiare irreversibilmente un patrimonio costruito negli anni con il sacrificio e la professionalità delle imprese agricole. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’incontro con il candidato premier del Popolo della Libertà Silvio Berlusconi.

Il presidente della Coldiretti Sergio Marini ha illustrato a Silvio Berlusconi i contenuti del documento per la prossima legislatura. Quattro i grandi temi affrontati dal presidente della Coldiretti che ben rappresentano qual è il ruolo che la società assegna alle imprese agricole e quali devono essere le condizioni perché questo compito possa essere svolto nella maniera migliore. Innanzitutto occorre rafforzare le imprese agricole anche nella loro capacità produttiva e ridurre i costi e i troppi passaggi dal campo alla tavola per garantire un cibo al giusto prezzo per tutti. Ciò si lega anche alla necessità di avere più cibo italiano in tavola, puntando su qualità, identità, sicurezza e salute. Il territorio rappresenta inoltre un fattore di sviluppo economico, e se è più pulito e più bello è anche più competitivo. Infine occorre una rinnovata coesione sociale, garantendo più servizi sul territorio.

La pirateria agroalimentare - denuncia la Coldiretti - utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale: dai formaggi ai salumi, dal caffè ai biscotti, dall'olio di oliva ai condimenti, dalla pasta ai vini. Il rischio reale è che si radichi nelle tavole internazionali un falso made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili.

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