EMERGENZA SICCITA? IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE DE CASTRO DICHIARA: SIAMO PREOCCUPATI MA NON TUTTA ITALIA E’ IN CRISI

“La situazione è molto seria, in particolare per il bacino del Po dove abbiamo dei dati che ci inducono preoccupazione. Ma non tutta l’Italia è in emergenza idrica. Non lo è il Mezzogiorno, non lo è larga grande parte del centro”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro. Sulla questione della siccità De Castro ha aggiunto che “per quanto riguarda soprattutto il bacino del Po, se non ci dovessero essere ulteriori precipitazioni, sicuramente dovremo affrontare un problema molto serio quest’estate. La situazione è comunque sotto osservazione; due mesi fa il Presidente del Consiglio Prodi ha allertato le Regioni, le Prefetture e i Ministeri e speriamo di non dover ricorrere al contingentamento”.
Intanto i 1300 comandi stazione del Corpo Forestale proseguono con i controlli sistematici sui corsi d'acqua con l'obiettivo di contrastare le illegalità e favorire la migliore gestione del sistema idrico nazionale. Si tratta dell'avvio di una campagna nazionale messa a punto dall'Ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato, cominciata l'inverno scorso, ed ora intensificata, in particolare, contro i furti di inerti, (ghiaia e sabbia), le captazioni abusive per usi civili, agricoli e industriali, l’abusivismo edilizio in prossimità dei bacini e dei fiumi e l’inquinamento generale delle acque. Controlli su alcuni grandi fiumi: dall’Ofanto al Sarno, dal Tevere all’Arno, dal Magra al Po.
L’Italia è il paese europeo che preleva la più elevata quantità d’acqua in Europa. Con 980 metri cubi per abitante all’anno, infatti, consumiamo il doppio della Grecia e più della Francia, ferma a 700 metri cubi. Il consumo d’acqua pro capite nell’ultimo secolo è cresciuto ad un ritmo doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione. La maggiore percentuale d’acqua, circa il 60-70%, viene utilizzata nel settore agricolo, seguita da una percentuale del 30-40% nel settore industriale e da circa un 10%r cento impiegato nei consumi civili.