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ENOLOGIA: I VINI TOSCANI SBARCANO IN CINA CON L’ENOTECA ITALIANA … L’EXPORT E’ PASSATO, DAL 2003 AL 2008, DA 400.000 A 26 MILIONI DI DOLLARI

Il mercato cinese rappresenta una grande opportunità per i vini toscani. Il numero dei consumatori supera i 10 milioni e questa cifra tenderà ad aumentare. I prezzi si aggirano tra 2/3 euro per il vino cinese in bottiglia e 8/18 euro per i vini d’importazione. Questi ultimi hanno conquistato l’80% del mercato del vino a Shangai, città da sempre sensibile all’influenza di gusti e mode occidentali. Il consumatore tipo preferisce vini giovani, invitanti e di prezzo medio. Dal 2003 al 2008, le esportazioni italiane sono passate da 400.000 a 26 milioni di dollari. Una vera e propria esplosione se si considera che il principale canale di collocamento del prodotto è quello della ristorazione. Secondo i dati Ice, il vino si consuma prevalentemente fuori casa, in festeggiamenti e banchetti (per il Capodanno cinese, si registra un picco di vendite del 30%). La scommessa per i produttori italiani è quella di inserirsi in un mercato in cui da anni è la Francia a farla da padrone, con 98 milioni di dollari di vendite realizzate nel 2007, anche grazie alla forte presenza delle catene di distribuzione francesi come Carrefour (250 punti vendita) e Auchan. Così i vini toscani cercano di farsi spazio, in Cina, con l’Enoteca Italiana: l’eccellenza di Toscana sarà di scena, a Shangai, dal 18 al 20 novembre, a “Food & Hospitality China” 2009, uno dei saloni internazionali dell'agroalimentare più importanti al mondo.

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