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TREND

Enoteche, volano le vendite a luglio e agosto 2020. E dopo il lockdown scoprono social e e-commerce

A WineNews Andrea Terraneo, presidente di Vinarius - Associazione Enoteche Italiane: “le città d’arte soffrono la mancanza del turismo internazionale”
ANDREA TERRANEO, ENOTECHE, ITALIA, VINARIUS, vino, Italia
L’estate delle enoteche del Belpaese

Non hanno mai chiuso i battenti, in prima linea anche nelle dure settimane di lockdown, ultimo baluardo “umano” per gli enoappassionati, quando bar, ristoranti e cantine erano chiusi, ma anche le enoteche del Belpaese hanno pagato lo scotto dell’emergenza e della crisi economica, trovando ossigeno, dopo mesi di difficoltà, in un’estate decisamente positiva, come racconta a WineNews il presidente di Vinarius - Associazione Enoteche Italiane Andrea Terraneo.
“Nei mesi di luglio e agosto 2020 la situazione in enoteca è cambiata molto e in positivo, seppure con delle differenze tra le zone turistiche e le zone meno turistiche, e tra chi fa mescita e chi no. I dati, da diverse zone d’Italia, sono tutti positivi, in alcuni casi molto positivi, non solo nel paragone con il mese precedente, ma anche con lo stesso periodo del 2019. Ovviamente - spiega il presidente di Vinarius - le zone turistiche, in questi due mesi, hanno avuto l’exploit maggiore, sia nella mescita che nell’asporto. Ottimi segnali arrivano dalla Puglia, dalla Sardegna, dalle Marche, le Regioni che ci hanno dato i feedback migliori, anche rispetto agli anni precedenti. In altre zone tutto è stato positivo, anche sul 2019, ma le grandi città e le città d’arte mandano segnali meno positivi. C’è certamente una ripartenza rispetto ai mesi precedenti, specie a luglio, mentre in agosto nelle grandi città in molti hanno chiuso per le vacanze. È qui, specie nelle città d’arte, come Firenze e Roma, ma anche Siena, che si è fatta sentire la mancanza del turismo internazionale - dice ancora Terraneo -, che non è stato coperto dal consumo del turista italiano o dal cliente occasionale. Un segnale curioso, che arriva soprattutto dal Sud Italia, è il dato decisamente positivo degli spumanti: non solo Prosecco, ma anche Champagne e metodo classico, spinti dalla voglia di uscire e di convivialità, un segnale positivo”.
Sembra strano parlarne a settembre, ma il momento clou, come sempre, è a fine anno, quando la regalistica, aziendale e privata, chiude il bilancio delle enoteche, solitamente col botto. “Ogni anno - ricorda Terraneo - si aspetta con trepidazione il Natale, ma negli ultimi anni avevamo imparato a muoverci, a fare i giusti carichi in magazzino. Quest’anno invece sicuramente siamo tutti alla porta, a capire cosa potrà succedere. Non preoccupa tanto un secondo lockdown, ipotesi remota, quanto l’aspetto lavorativo: quanti torneranno a lavorare, quante aziende riapriranno, che interesse e voglia ci sarà in termini di regalistica aziendale, che per noi ha un peso importante? Vedo meno difficile da prevedere il consumo dei privati - spiega il presidente Vinarius - perché tante segnalazioni degli ultimi due mesi raccontano un ritorno consistente del consumo privato in enoteca. Si tornano a vedere clienti che mancavano da tempo, ma anche facce nuove: la vicinanza al consumatore di questi mesi ha avuto un suo peso, e adesso incassiamo la fiducia, è un trend meno complicato da gestire rispetto alla regalistica aziendale”.
Una svolta importante, invece, arriva dal fronte della digitalizzazione, con tante enoteche che, in questi mesi, hanno scoperto i social e l’e-commerce, aprendo fronti nuovi e possibilità ancora, spesso, inesplorate. “Il segnale importante non è che il trend sia cresciuto o che si sia stabilizzato, ma l’avvicinarsi di chi non era avvezzo a queste realtà, al mondo dell’e-commerce e dei social. Tanti si sono avvicinati e stanno cercando di mettersi al passo con questo tipo di tecnologia - spiega Terraneo - e questo per un settore come l’enoteca, che storicamente è legato al negozio fisico, e meno predisposto ad investire in visibilità online, è un segnale importante. Non siamo fermi nei nostri negozi, ma cerchiamo di uscire per proporci ai nostri clienti ed al mondo globale, e questo lo abbiamo visto anche dentro Vinarius, dove causa lockdown abbiamo sospeso tutte le attività di formazione - conclude il presidente Vinarius - facendo webinar con Consorzi e territori tra maggio e giugno, ma riprenderemo a settembre, anche per noi stessi, per restare in contatto ed informati”.

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