Assolutamente in controtendenza con le altre guide, tanto da non mettere al top due “mostri sacri” della gastronomia italiana come Fulvio Pierangelini del Gambero Rosso e Gianfranco Vissan, è l'Accademia Italiana della Cucina, che in questi giorni manda in libreria la sua Guida 2004, “I Ristoranti d' Italia” (16 euro). Fondata da Orio Vergani nel 1953 - insieme, tra gli altri, ad Arnoldo Mondadori, Dino Buzzati e Dino Villani - con la missione "di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana, la cultura della civiltà della tavola", l'Accademia fa oggi la sua scelta sottolineando di proporsi "come la fonte più autonoma e indipendente nel settore delle guide gastronomiche dal 1961".
Ecco allora che nel top della classifica, in questo caso i “Magnifici del presidente”, non solo non è presente Vissani, ma esce anche Pierangelini, la cui "dolorosa retrocessione" è motivata - dice la Guida - con "prove" nelle quali si conferma "la grande validità della sua cucina" ma anche che "l'ambientazione, il servizio, la proposizione e l'architettura del menu non sono comparabili con le proposte" degli altri ristoranti al top.
I “Magnifici” sono 22:
1) Aimo e Nadia, Milano
2) Ambasciata, Quistello (Mantova)
3) Antica Osteria del Teatro, Piacenza
4) Antonello Colonna, Labico (Roma)
5) Arnolfo, Colle Val d'Elsa (Siena)
6) Caino, Montemerano (Grosseto)
7) Calandre, Rubano (Padova)
8) Don Alfonso 1890, Sant'Agata sui Due Golfi (Napoli)
9) Enoteca Pinchiorri, Firenze
10) Flipot, Torre Pellice (Torino)
11) Frasca, Castrocaro Terme (Forlì)
12) Gener Neuv, Asti
13) Miramonti l'Altro, Concesio (Brescia)
14) Paolo Teverini, Bagno di Romagna (Forlì)
15) Pergola dell'Hotel Hilton, Roma
16) Perbellini, Isola Rizza (Verona)
17) Pescatore, Canneto sull'Oglio (Mantova)
18) San Domenico, Imola (Bologna)
19) San Marco, Canelli (Asti)
20) Sorriso, Soriso (Novara)
21) Symposium Quattro Stagioni, Cartoceto (Pesaro)
22) Tenda Rossa, San Casciano in Val di Pesa (Firenze).
La Guida - che presenta le recensioni di 3.000 ristoranti in Italia, ma anche all'estero, denuncia poi "l'aumento vertiginoso dei prezzi", per non parlare dei vini nel settore della ristorazione, "per i quali il passaggio alla moneta europea ha trasformato ogni mille lire in 1 euro". A questo proposito la Guida, mentre indica per Pierangelini un conto "davvero basso in confronto ad altri locali blasonati", sottolinea invece che tra i ristoranti al top L'Enoteca Pinchiorri di Firenze si pone "ai vertici della spesa in Italia, con prezzi più adatti a un pubblico giapponese che nazionale".
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