La storia di Slow Food finalmente raccontata per filo e per segno dal suo fondatore, il leggendario “Carlin” Petrini: esce nelle librerie l’8 giugno “Slow Food Revolution” (Rizzoli), curato dal bravo giornalista della Stampa Gigi Padovani, che ripercorre la nascita del piccolo impero con il simbolo della chiocciolina. Un movimento che associa 83.000 persone in 111 Paesi, difende oltre 200 Presidi in Italia e una sessantina nel mondo, pubblica libri e guide, ha fondato l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e il Salone del Gusto di Torino. “Slow Food Revolution” è dedicato a Bartolo Mascarello, anche perché contiene l'ultima intervista concessa qualche settimana prima della sua scomparsa, in cui racconta come aiutò all'inizio quei ragazzi che venivano da Bra e volevano imparare la cultura del vino e fondare Arcigola negli Anni Ottanta. Una parte dei proventi del libro andranno alla Fondazione Slow Food per la biodiversità Onlus che sostiene i Presidi italiani e stranieri.
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