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ESODO DI 7,3 MILIONI D’ITALIANI PER IL PONTE DI OGNISSANTI: PAROLA DI FEDERALBERGHI CHE SEGNALA L’AUMENTO DEL 3,5% SUL 2010. COLDIRETTI: IL 7,3% IN L’AGRITURISMO CONTRO IL 6,5% DEL 2010, CRESCE IL TURISMO ALL’INSEGNA DEL GUSTO E DEL BUON BERE

Aumentano i turisti nel ponte dell’1 novembre con un +3,5% rispetto al 2010: parola di Federalerghi che, dall’indagine con l’Istituto Acs Marketing Solutions dal 19 al 24 ottobre su un campione di 3.000 persone, prevede un esodo di ben 7,3 milioni di italiani, con un 87% che rimarrà nel Belpaese, ma dove alloggerà? Per Terranova-Coldiretti, secondo l’elaborazione di questi dati, il 7,3% sceglierà di alloggiare in agriturismo (sul 6,5% del 2010), alternativa privilegiata agli hotel per i 7 milioni in viaggio, registrando una crescita del turismo all’insegna del gusto e del buon bere.

“Così quasi 1 italiano in vacanza su 10 sceglierà la buona tavola di uno dei 19.000 agriturismo italiani e ad attrarre i vacanzieri è anche la ricca offerta di attività all’aria aperta che - sottolinea la Coldiretti - va dalle fattorie didattiche per i più piccoli all’equitazione, tiro con l’arco, trekking, in quasi la metà non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici particolarmente apprezzate in tempi di funghi, tartufi e castagne. Molto interesse - continua la Coldiretti - infatti riscuotono tra i buongustai le tradizionali sagre d’autunno per scoprire tradizioni gastronomiche locali attraverso piatti tipici a base di queste specialità. La tendenza di crescita per la vacanza verde è spinta dai percorsi turistici legati all’enogastronomia con 140 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio, ma in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 63.000 frantoi, cantine, malghe e cascine ed anche - conclude la Coldiretti - 800 di mercati degli agricoltori di Campagna amica localizzati spesso in prossimità delle località turistiche”.

In generale le mete più gettonate saranno quelle montane (dal 38% del 2010 al 40% delle preferenze), seguite da quelle marine (in flessione dal 24% al 21,5%) e dalle città d’arte (dal 22% al 19%). In aumento i frequentatori delle località termali e del benessere (dal 4 al 5,5%); il restante 6,8% tornerà nei centri d’origine. Per quanti sceglieranno mete estere, il 61,1% opterà per le grandi capitali europee, il 13,9% andrà oltre Oceano, l’8,3% sceglierà i mari esotici e il 5,6% effettuerà brevi crociere.

“Sono positive le previsioni turistiche degli italiani per il “ponte” del primo novembre e in linea con l’andamento turistico fatto finora registrare dal 2011 - commenta il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca - si tratta di un risultato che conferma, pur in un contesto economico mondiale a dir poco allarmante, come il turismo sia considerato quasi un “bene” primario al quale gli italiani ricorrono per esorcizzare la congiuntura, dando comunque al settore un riconoscimento tangibile di quanto il rapporto qualità-prezzo sia al centro di questo successo. L’auspicio - conclude Bocca - è che il mondo politico sappia cogliere un segnale così forte e dia risposte immediate per consolidare una simile dinamica che, se opportunamente supportata, potrebbe costituire il pilastro attorno al quale edificare un rinnovato sistema economico del Paese”.

Il giro d’affari del settore si attesterà a 1,83 miliardi di euro, contro 1,74 miliardi del 2010 (+4,7%). La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, sarà sui 251 euro (sui 248 del 2010 per un +1,2%) frutto di un leggero incremento della durata media del soggiorno. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 225 euro (sui 203 euro del 2010) e 481 euro a persona (sui 489 euro del 2010) verranno invece mediamente spesi da chi sceglierà una vacanza oltre confine. La durata media del soggiorno sarà di 3,2 notti trascorse fuori casa (sulle 3 notti del 2010).

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