Estate boom per la spesa nelle bancarelle dove sempre più spesso a vendere sono gli imprenditori agricoli, dai quali sette italiani su dieci hanno fatto acquisti giudicandoli in maggioranza convenienti. Lo afferma la Coldiretti nel commentare le rilevazioni Istat sul commercio al dettaglio sulla base dei dati dell'Osservatorio nazionale sulla spesa in campagna promosso da Coldiretti e Agri 2000, che evidenzia un aumento a 2,4 miliardi di euro del valore degli acquisti di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità effettuati offerti da 48.650 aziende agricole, che nell'arco degli ultimi cinque anni hanno fatto segnare una crescita record del 25%.
La voglia di conoscere i cibi consumati, la necessità di stabilire uno stretto rapporto di fiducia negli acquisti alimentari e di contenere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola ha favorito l'aumento degli acquisti diretti dal produttore. Un fenomeno che vede il massimo splendore durante il periodo estivo delle vacanze, quando più ricchi sono i frutti del lavoro nei campi e maggiore, per effetto del turismo, la presenza di sagre o feste con bancarelle nelle località vacanziere. Ed anche sulle strade dove il traffico è più intenso è più facile incontrare chioschi aziendali o accogliere gli inviti ad entrare direttamente nelle aziende dove sono offerte specialità locali e di stagione, dalla frutta agli ortaggi, dal formaggio al vini, ma anche miele o olio.
Si tratta di una opportunità per il Paese con positivi effetti sul contenimento dell'inflazione e per i consumatori che possono così risparmiare e garantirsi acquisti sicuri e di qualità, ma anche di una occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche ed inimitabili.
Il fenomeno delle vendite dirette dalla campagna ha registrato un vero boom durante le vacanze estive 2006 con una diffusione su tutto il territorio nazionale e il coinvolgimento del 5% delle imprese agricole italiane iscritte alle Camere di Commercio con una quota maggiore nel Nord-Ovest (8%) e nel centro Italia (6,3%) mentre notevoli opportunità di crescita si riscontrano nel Nord-Est (4%) e nel Mezzogiorno (3,9%).
I prodotti della campagna possono essere acquistati direttamente nelle aziende agricole che in due casi su tre utilizzano locali adattati anche lungo i confini con le strade più trafficate, mentre molto diffusa con il 23,8% è la partecipazione a mercati e fiere locali e con il 2,2% rimane ancora minoritaria l'apertura di punti vendita esterni situati ad esempio nelle città, ma anche la consegna a domicilio (2,4%) che spesso si affianca alle altre modalità di commercializzazione.
L'individuazione di spazi nelle città è una realtà in rapida espansione in tutti i Paesi sviluppati con i cosiddetti Farmers Market, i mercatini degli agricoltori nelle città, che stanno riscuotendo un grande successo in Francia, Inghilterra e Stati Uniti dove il loro numero è cresciuto nell'arco di cinque anni del 30% passando da circa 3.000 agli oltre 3.700 interessando anche le aree di prestigio di grandi centri come New York.
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