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Estate: la birra italiana cambia volto, tra responsabilità e sostenibilità

Dalla Gen X alla Gen Z, leggerezza, produzione locale e basso impatto ambientale guidano i consumi, secondo Assobirra
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Dalla Gen X alla Gen Z, leggerezza, produzione locale e basso impatto ambientale guidano i consumi, secondo Assobirra

Il consumo di birra in Italia si fa sempre più consapevole, soprattutto nei mesi estivi, quando socialità e leggerezza si incontrano: l’89% degli italiani dichiara di adottare sempre o spesso comportamenti responsabili nel bere, con la Gen X in testa (62%) per costanza e senso del dovere. Tra i comportamenti più diffusi spiccano l’evitare di bere prima di guidare o lavorare (65% , con un picco del 70% per la Gen X), l’attenzione alla lucidità mentale (52%) e il rispetto dei propri limiti psicofisici (48%). Ma ogni generazione interpreta il bere responsabile a modo suo, con la Gen Z che lo associa anche a valori relazionali e contesto sociale, i Millennials che puntano su qualità (il 24% bevono solo in contesti in cui si sentono a proprio agio e al sicuro) e funzionalità (il 14% bevono alcolici con bassa/minore gradazione), mentre la Gen X lo lega a lucidità e responsabilità. A confermarlo è il report del Centro Informazione Birra (Cib) di AssoBirra, a cura di Bva Doxa, società di ricerche di mercato, diffusa in vista della Giornata Internazionale della Birra (2 agosto), che fotografa un cambiamento culturale trasversale.
Il fenomeno del “zebra striping”, che consiste nell’alternanza tra drink alcolici e opzioni low/no alcol, è sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani, che mostrano anche una crescente attenzione alla sostenibilità: il 12% della Gen Z sceglie birre sostenibili, mentre il 16% alterna consapevolmente alcolici e bevande analcoliche o acqua, secondo Assobirra. Con l’arrivo dell’estate, le preferenze si orientano verso birre leggere e dissetanti, scelte dal 31% del campione, con i Millennials in testa (38%). La birra analcolica si afferma come valida alternativa: il 25% della Gen Z la sceglie sempre, mentre oltre la metà degli italiani ne valuta il consumo in base all’occasione. Anche la birra locale conquista spazio, soprattutto durante eventi all’aperto: il 78% la considera tra le opzioni preferite, con punte del 59% tra i Millennials. Il formato più amato resta la birra alla spina (48%), seguita dalla bottiglia (34%), per Assobirra.
La sostenibilità si riflette anche nei contesti di consumo: il 52% della Gen Z trova spesso contenitori per il riciclo, e il 65% della Gen X considera la raccolta differenziata “molto importante”, afferma l’associazione di riferimento per il settore birrario italiano.
“I dati raccolti da Bva Doxa confermano che il principio del bere responsabile è ormai condiviso da tutte le generazioni, pur con sfumature diverse. La Gen Z guida questo cambiamento, legando il consumo a valori come sicurezza, lucidità e rispetto del contesto sociale. Anche i Millennials e la Gen X dimostrano attenzione, in particolare verso il benessere e la salute, segno di una sensibilità trasversale che evolve insieme alla società. Accanto a questi segnali - commenta Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra - emerge una crescente apertura verso birre più leggere, analcoliche, locali e artigianali, soprattutto nei contesti estivi all’aperto. Si tratta di una trasformazione che coinvolge l’intera filiera brassicola, chiamata a rispondere in modo concreto a una domanda che evolve, ma anche a promuovere attivamente una nuova cultura del bere. In questo scenario, il canale Horeca assume un ruolo ancora più strategico. Non è solo il cuore pulsante della socialità estiva - dai festival musicali alle sagre di paese, fino agli eventi in spiaggia - ma diventa anche il luogo dove le nuove sensibilità dei consumatori trovano espressione concreta. È infatti nel fuori casa che si incontrano nuove abitudini di consumo, formati innovativi e un servizio sempre più orientato a esperienze inclusive, sostenibili e consapevoli”, conclude Bagnolini.

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