02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ETICHETTATURA - “MAGGIORE TUTELA PER CONSUMATORI E PRODUTTORI ONESTI”. COSI’ SLOW FOOD CHE AVVERTE: “UNIONE EUROPEA RESTIA A LEGGI CHE IMPONGANO CRITERI RESTRITTIVI E POTENZIALMENTE LESIVI DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI”

“Riportando sulle etichette l’indicazione del luogo di origine degli alimenti si assicurerà un’informazione completa e una maggior tutela dei consumatori e di quei produttori onesti che puntano alla qualità. In questo modo si rafforzerebbe la prevenzione e si reprimerebbero più facilmente le frodi alimentari”. A dirlo è Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, che “esprime la propria soddisfazione per l’approvazione del ddl etichettatura, che prevede norme più severe in materia di etichette alimentari, introducendo l’obbligo di indicare l’esatta provenienza degli alimenti”. Ma, avverte Burdese, in riferimento al fatto che ora la “partita” si gioca in Europa, “come dimostrato nel caso dell’etichettatura dell’olio d’oliva, l’Unione Europea si mostra restia ad approvare leggi che impongano criteri troppo restrittivi e quindi potenzialmente lesivi della libera circolazione delle merci. Si vuole infatti evitare la cristallizzazione delle abitudini dei consumatori, che tendono a favorire prodotti caratterizzanti del proprio Paese di origine”.

“In momenti di crisi come questo, in cui l’emergenza diossina sta sconvolgendo i mercati europei - aggiunge Burdese - è fondamentale che i consumatori ricevano informazioni precise sull’origine degli alimenti acquistati. Non dimentichiamo però come lo scandalo della diossina sia scoppiato non per l’assenza di norme, ma per la loro mancata applicazione da parte dei produttori”.

“Ora la Commissione Europea - prosegue il presidente di Slow Food - ha novanta giorni per pronunciarsi sull’ammissibilità di questa legge. In caso di parere negativo, lo Stato ha la possibilità di apportare le relative modifiche, e solo in caso di inadempienza potrà essere avviata una procedura d’infrazione. La direttiva europea del 1979 costituisce la base normativa per ciò che riguarda le etichette e si riferisce a elementi come la scadenza, il grado alcolico o anche l’origine, ma solo quando dalla sua omissione il consumatore potrebbe essere tratto in inganno. Questo ddl afferma invece il principio secondo il quale omettere l’origine sia sempre un inganno - conclude Burdese - e Slow Food non può che dichiararsi favorevole ad una maggiore attenzione verso il diritto all’informazione del consumatore”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli