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EUROPA & AGRICOLTURA: PER IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL PARLAMENTO UE, SULLA PAC “PROBABILE RINVIO DI ALMENO UN ANNO”. MENTRE IL COMMISSARIO CIOLOS PENSA A MARCHI PER “KM 0”, “PRODOTTI DI MONTAGNA E ISOLE”, REVISIONE DEL “BIOLOGICO”

Non Solo Vino

Non mancano rassicurazioni sul fatto che risorse importanti, come quelle dell’Ocm vino, tra le altre, non mancheranno. Ma di certo il possibile, anzi probabile, slittamento dell’accordo sulla nuova Pac (Politica Agricola Comunitaria) che dovrebbe partire nel 2014 e durare fino al 2020, qualche preoccupazione la desta. Come già detto in passato a WineNews, il Presidente delle Commissione Agricoltura del Parlamento Ue, Paolo De Castro, ha ribadito che “ci sarà minimo un anno di rinvio, ed è difficile ipotizzare che possa entrare in vigore prima del 2015”. Il 24 e 25 gennaio, ha spiegato, la Commissione Agricoltura approverà la riforma della Pac con emendamenti migliorativi, mentre “il 15 e 16 marzo ci sarà l'approvazione in aula e poi partirà il negoziato che non sappiamo quando si chiuderà. Non é difficile immaginare un anno di rinvio”. Ma al di là delle tempistiche, a preoccupare è la possibile entità dei tagli di quella che è la voce più importante del bilancio comunitario, visto che la Pac assorbe quasi la metà della risorse dell’Unione.

“Ancora non sappiamo quanti saranno i tagli alla Pac. L’ultima proposta di Van Rompuy - ricorda De Castro - era di 18 miliardi, ma potrebbero anche essere 20 o 22. Certo si tratta di una dimensione di tagli talmente elevata che non escludo, se saranno confermati, che il Parlamento europeo possa mettere in discussione anche parti ella riforma che noi approveremo”. Per De Castro, in base ai tagli, “la stessa Commissione Agricoltura potrebbe riaprire gli emendamenti e magari rimettere in discussione la parte inerente il “greening”, per la quale è invece attesa una votazione positiva”.

Ma, intanto, al centro del dibattito agricolo dell’Unione, c’è anche altro. Il Commissario Dacian Ciolos, ha annunciato a Bruxelles che, entro il 2013, potrebbero arrivare proposte per valorizzare di più, con marchi dedicati, alcuni tipi particolari di agricoltura diffusi nei Paesi dell’Unione.

“Entro la fine dell’anno potrebbe arrivare una proposta per il riconoscimento del “prodotto dell’agricoltura locale”, quella a chilometro zero, accompagnato da un’etichetta per la vendita diretta dei prodotti agricoli”. Nell’immediato, Ciolos, intende già mettere in cantiere un logo per il “prodotto di montagna” nei prossimi mesi. Con l'entrata in vigore lo scorso 3 gennaio del regolamento sulla qualità dei prodotti, Ciolos ha “chiesto ai suoi uffici di lavorare rapidamente sul dossier, per avere già nelle prossime settimane una prima discussione con gli esperti degli Stati membri”.

Non solo. Anche il “prodotto dell’agricoltura delle isole” potrà avere l’opportunità di trovare un proprio riconoscimento sul mercato europeo, mentre già la prossima settimana la Commissione lancerà una consultazione pubblica sul biologico, in vista della presentazione entro la fine dell’anno una proposta di revisione delle norme in vigore.

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