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Expo 2015, “abbiamo venduto tre milioni di biglietti, 500.000 solo in Cina. Ci sono difficoltà, ma siamo in tempo per i lavori”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Martina. Maroni, presidente Lombardia: “più impegno sul falso made in Italy”

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Il Ministro Martina con i vertici Expo 2105, Bracco e Sala

L’Expo 2015 si avvicina, e tra l’ansia, le accuse e le smentite sui ritardi per i lavori, qualche buona notiza già arriva. “Abbiamo venduto tre milioni di biglietti, 500.000 solo in Cina”, ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. “La potenza del tema “Nutrire il pianeta-energia per la vita” - ha detto Martina - la grande questione della sicurezza alimentare, diventerà sempre più un grande tema geopolitico. Una grande potenza come la Cina - ha proseguito il ministro - si sta da tempo confrontando sul quel fronte e capisce la potenza di questa esposizione e la forza del modello agroalimentare italiano. Non solo Dop e Igp, è un modello di sviluppo che ti dice della potenza della qualità”. E alla domanda se saremo pronti per l’inaugurazione dell’Expo, Martina ha detto di non nascondersi “le difficoltà di queste settimane, ma penso che abbiamo tutte le condizioni, dopo il decreto di venerdì scorso, per arrivare il primo maggio ad aprire questo grande appuntamento per l’Italia”.
Intato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che aveva rilanciato l’allarme sui ritardi nel completamento dei lavori, ha detto di augurarsi che “il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, nel prossimo semestre europeo a Presidenza italiana, nel quale presiederà il Consiglio dei Ministri Europei sulle Politiche Agricole a Milano, a fine settembre, ponga con forza il tema della sicurezza alimentare e della lotta alla contraffazione alimentare”. Maroni ha chiesto “al Governo, nella sua qualità di presidente del semestre dell’Unione europea, e al ministro Martina, di fare in modo che almeno tutti i Paesi europei aderiscano a nostro protocollo anti contraffazione. Questo è l’impegno che chiedo al Governo italiano per Expo, perché Expo sarà un successo, se, in quei sei mesi, i 28 Paesi dell’Unione europea, ma diciamo 29, perché aggiungo anche la Svizzera, sottoscriveranno questo protocollo”. Il presidente ha ribadito che l’“Italian sounding”, ovvero prodotti che sembrano italiani ma non lo sono, rappresenta un danno per il nostro agroalimentare da 60 miliardi l’anno. “Se solo riuscissimo a ridurre questo danno del 10% - ha concluso - significherebbe un vantaggio di 6 miliardi in più per le nostre imprese dell’agro-alimentare”.

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