02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

EXPORT DEI SALUMI ITALIANI NEL MONDO A + 14% NEL PRIMO SEMESTRE 2010. LA SALUMERIA ITALIANA SI CONFERMA UNO DEI SETTORI PIU’ VOTATI ALL’EXPORT. OLTRE CONFINE PIÙ DI 53.000 TONNELLATE, PER UN VALORE DI 443,5 MILIONI DI EURO

Nel primo semestre 2010 grandi performance nell’export dei nostri salumi: stando ai dati di Istat, ed elaborati da Assica (industriali delle carni, che aderisce a Confindustria), sono state inviate all’estero 53.000 tonnellate di prodotti della nostra salumeria (+14,1%) per un corrispettivo di 443,5 milioni di euro (+12,3%). Dopo l’ottimo 2009, +3,6% in quantità e +3,3% in valore, il comparto ha continuato a mantenere un passo più veloce rispetto a quello medio delle esportazioni italiane , sia industriali che alimentari in genere, confermandosi straordinariamente dinamico.
“Nei primo semestre, la crescita delle esportazioni è stata - ha affermato la presidente Assica, Lisa Ferrarini - notevolmente superiore anche a quella del secondo semestre 2009, a riprova di come la performance ottenuta sia il risultato di un lavoro costruito nel tempo con costanza e determinazione dalle aziende e dall’associazione”.
Ottime le performance di tutti i prodotti della salumeria italiana. Si sono confermate molto vivaci le esportazioni dei prosciutti crudi. Nel periodo considerato, infatti, gli invii, fra prodotti con e senza osso, hanno raggiunto quota 24.050 tonnellate (+9,5%) per un valore di 226,4 milioni di euro (+10,5%). Nella categoria, sono risultate in crescita le spedizioni di entrambe le voci doganali. I prosciutti disossati hanno raggiunto la cifra record di oltre 21.300 tonnellate per un corrispettivo di 212,5 milioni di euro mostrando un’importante crescita in quantità +6,5% e soprattutto in valore +9,1%. I Prosciutti in osso hanno continuato a recuperare le posizioni perse negli ultimi anni; attestandosi sulle 2.730 tonnellate (+40,5%) per oltre 13,9 milioni di euro (+36,2%). Decisamente buono il trend evidenziato dai prosciutti cotti arrivati, grazie al dinamismo mostrato dalla domanda dei principali mercati di riferimento, a 5.290 tonnellate (+10,1%) per un valore 34,7 milioni di euro (+9,7%). Un risultato che conferma, ancora una volta, la capacità del prodotto, in virtù dell’alta qualità espressa, di ritagliarsi uno spazio significativo sui principali mercati mondiali. Ottima la performance di mortadella e wurstel: nel primo semestre 2010, le spedizioni di questi prodotti hanno toccato le 12.800 tonnellate (+20,7%), per un valore di oltre 44 milioni di euro (+17,4%) rafforzandosi ancora rispetto al già brillante primo trimestre. Risultato, questo, ottenuto grazie all’ulteriore espansione della domanda dei partner comunitari arrivata a toccare le 8.830 tonn. e i 33,6 mln di euro (+15,4% in quantità e +12,8% in valore) e al sempre buon andamento di quella dei Paesi terzi (poco meno di 4.000 tonnellate + 34,3% per 10,5 milioni di euro +35,4%). Hanno chiuso molto positivamente le esportazioni di salami: grazie all’importante ripresa dei consumi sia comunitari, in particolare tedeschi, sia extracomunitari le spedizioni di questo prodotto hanno superato il ragguardevole traguardo delle 10.040 tonnellate (+16,3%) per un corrispettivo di oltre 95,3 milioni euro (+13,8%). Eccezionale, infine, il trend delle pancette balzate con un +27,3% a superare quota 1.640 tonnellate dalle 1290 dello stesso periodo per un valore di 11,4 milioni di Euro (+29,8%). Da rilevare come la positiva dinamica nell’export di questo salume, essenzialmente riconducibile alla straordinaria crescita avvenuta nel periodo gennaio- marzo della domanda austriaca, sia stata sostenuta anche dagli importanti incrementi della domanda di tutti gli altri principali mercati di riferimento. In recupero sono apparse, infine, le esportazioni di bresaola attestatesi sulle 1.140 tonn. (+0,8%) per un valore di 19,5 milioni di euro (+4,3%).
La presenza dei salumi sui principali mercati comunitari si rafforza, dunque: per i principali mercati di riferimento, hanno mostrato un buon passo gli scambi intracomunitari. Nel periodo gennaio-giugno, gli invii verso i Paesi appartenenti all’Unione Europea sono saliti a 45.400 tonnellate dalle 40.700 del primo semestre 2009 (+11,6%) per un valore di 350,2 milioni di euro (+10,6%). Nel mercato unico, grazie a una diffusa ripresa della domanda per tutte le principali categorie di salumi, hanno mostrato un ottimo trend i primi tre Paesi destinatari dei nostri salumi: Germania (+10,5% per 11.600 tonnellate e +16,1% per 99,9 milioni di euro), Francia (+13,8% per 11.400 tonnellate e +13,1% per 84,5 milioni di euro) e Regno Unito (+22,8% per 6.000 tonnellate e +9,9% per 54,1 milioni euro).
Prosegue con successo la conquista dei mercati extra Ue: si è confermata molto dinamica anche la crescita delle esportazioni di salumi verso i mercati extra Ue. Agganciando la ripresa degli scambi internazionali e approfittando del deprezzamento dell’Euro nei confronti di tutte le principali valute internazionali, gli invii dei nostri prodotti hanno continuato la corsa iniziata nel primo trimestre arrivando a raggiungere l’importante traguardo delle 11.850 tonnellate (+24,8%) e a superare i 93,3 milioni di euro (+19,2%). Grazie al miglioramento della congiuntura macroeconomica e alla grande capacità di ripresa mostrata dall’economia americana, si è mantenuta molto vigorosa (+27,2% in quantità e +20,4% in valore) la domanda degli Usa, attestatisi con 2.024 tonnellate e oltre 21,2 milioni di euro al terzo posto nella classifica dei nostri destinatari considerando le quantità e al secondo posto in termini di fatturato. Molto positive sono risultate anche le performance verso la Svizzera (4,8% per 2.360 tonnellate e +9,2% per 31,6 milioni di euro) e soprattutto verso la Croazia (+29% per 2.152 tonnellate e +26,3% per 6,1 milioni di euro). Molto buoni sono apparsi anche gli invii verso il Giappone (+22,4% in quantità e +12,6% in valore), Libano (+32,7% e +31,6%), Federazione Russa (+48,8% e +39,2%) e Hong Kong (+41,7% e +27,9%).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli