Silvio Berlusconi dimostri di prendere sul serio la lotta contro la fame e la povertà e stanzi i soldi promessi nell’ultimo G8 de L’Aquila. Lo chiede l’Ong ActionAid alla vigilia del Summit mondiale della Fao sulla sicurezza alimentare, di scena, dal 16 al 18 novembre, a Roma.
Ci auguriamo che la partecipazione di Silvio Berlusconi al Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare indetto dalla Fao serva a confermare che il nostro Governo prende sul serio la lotta alla fame e davvero ci crede, chiarendo quale sarà il reale contributo dell’Italia”, esorta la Ong.
Secondo ActionAid, l’Italia si colloca quattordicesima - ultima per investimenti - nel consesso dei paesi industrializzati che combattono il cambiamento climatico e i sistemi di protezione sociale. “Per rimettersi in carreggiata l’Italia deve ripensare le scelte fatte dall’inizio della legislatura e aumentare le risorse destinate alla cooperazione”, spiega Marco De Ponte, segretario generale Ong, che lotta contro la povertà.
“Il numero di persone che soffrono la fame ha superato quota 1 miliardo”, prosegue De Ponte. “Al World Food Summit, gli Stati donatori dovranno impegnarsi con un massiccio e urgente apporto di risorse per far sì che la quota di aiuto pubblico allo sviluppo destinata al settore agricolo torni ai livelli degli anni ‘80, ovvero il 17%, contro il 3,4% di oggi”. E l’Italia, in particolare, “dovrà chiarire in che modo manterrà l'impegno preso durante il G8: contribuire a L’Aquila Iniziative on food security (Afsi), con uno stanziamento pari a 450 milioni di euro”.
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