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FAO: PUNTARE SULLE “VERE” IMPRESE AGRICOLE. LO VUOLE LA CONFAGRICOLTURA

Confagricoltura condivide la strategia a “doppio binario” approvata oggi dall’Assemblea dei partecipanti al Vertice della FAO, così come gli impegni per un funzionamento più ordinato del mercato e per aumentare le risorse destinate all’agricoltura, ma sollecita tutte le Istituzioni ad una maggiore attenzione ai veri protagonisti del settore agricolo: gli imprenditori e le imprese. Così come emerso anche dai lavori del G8 in Italia.

“La dichiarazione sottoscritta oggi - ha detto il presidente Federico Vecchioni - non può che convincerci ulteriormente che sono le vere imprese agricole le uniche a poter dare un contributo al raggiungimento degli obiettivi individuati dal Vertice: aumentare la produzione agricola e individuare strategie razionali e coordinate per promuovere una migliore collocazione delle risorse e sconfiggere nei tempi più brevi la fame nel mondo. Le politiche europee devono adeguarsi ed indirizzare i sostegni a quelle aziende e a quegli imprenditori che possono ancora produrre di più, e meglio, e che possono trasferire il loro know-how e la loro professionalità tecnica e manageriale agli agricoltori dei Paesi meno sviluppati”.

A parere di Confagricoltura è necessario anche supportare le singole imprese perché possano investire all’estero. Molti Paesi che registrano alti tassi di denutrizione nella popolazione hanno disponibilità di terre coltivabili e chiedono la compartecipazione degli agricoltori delle aree più avanzate per renderle produttive, ma nelle condizioni attuali solo i grandi gruppi possono intraprendere questa strada. Mentre le imprese singole in partenariato con gli agricoltori locali, potrebbero contribuire moltissimo allo sviluppo delle zone più povere. Ed ancora, per l’Organizzazione degli imprenditori agricoli è indispensabile dare spazio alla ricerca, elemento imprescindibile per trovare soluzioni utili al dramma della fame. Senza pregiudizi, anche nei confronti di novità da applicare nel campo della genetica.

Investire di più in agricoltura significa tradurre il potenziale di crescita delle produzioni mondiali in cibo e sicurezza alimentare per tutti. Ma oggi, nei Paesi in via di sviluppo, su 100 euro investiti solo 5 sono destinati allo sviluppo agricolo. Nel 1980 erano 17, più di tre volte tanto.
Nel richiamare l’intervento del Pontefice Benedetto XVI, ieri al Vertice di Roma, il presidente di Confagricoltura Federivo Vecchioni ha concluso “la terra è sufficiente a dare cibo per tutti, oggi e domani; a patto di ricordarsi e comprendere le necessità di tutto il mondo agricolo”.

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