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“FAR USCIRE IL BIOLOGICO DALLA NICCHIA ECONOMICA IN CUI SI TROVA PER DIVENIRE SCELTA DIFFUSA E ALLA PORTATA ECONOMICA DI TUTTI”: È LA MISSION DI CLAUDIO SERAFINI, PRESIDENTE DELLE “CITTÀ DEL BIO”, ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE 183 COMUNI D’EUROPA

“La nostra associazione deve essere in grado di coniugare le esigenze di produttori e consumatori, perché il biologico esca dalla nicchia economica in cui si trova per divenire scelta diffusa e alla portata economica di tutti”: è la mission di Claudio Serafini, fondatore della Scuola d’italiano per stranieri “Camprena” in Val d’Orcia e consigliere comunale a Pienza (Siena), neo-eletto presidente delle Città del Bio, l’associazione che ad oggi raccoglie 183 amministrazioni pubbliche in mezza Europa, che condividono la scelta di promuovere l’agricoltura biologica, verso cui si rivolge sempre più l’attenzione dei consumatori, intesa non solo nella sua accezione di “modello colturale”, ma soprattutto di “progetto culturale”.
“Il mio obiettivo - afferma Serafini - è di mettermi immediatamente in contatto operativo con le realtà significative che si occupano di cibo e di agricoltura, sia istituzionali che spontanee: appena eletto ho incontrato Carlo Petrini, presidente di Slow Food, il 12 giugno, vedrò il Sottosegretario alle Politiche Agricole e, a breve, sarò in un Comune dove 200 cittadini hanno chiesto al sindaco di aderire a Città del Bio”.
“Continueremo di sicuro il progetto di internazionalizzazione, che abbiamo iniziato con il coordinamento europeo di Città del Bio - aggiunge Serafini - dove si è cercato di mettere le basi di una rete che colleghi nel concreto le amministrazioni pubbliche del Vecchio Continente e per questo stesso motivo ho proposto al consiglio, che ha accettato, di nominare vicepresidenti gli amministratori di due delle città che per vocazione sono impegnate in questo progetto: Norimberga e Torino. Il fulcro dell’attività di Città del Bio sarà in ogni caso nel rapporto tra grandi e piccoli Comuni, che attraverso le esperienze di tante amministrazioni di eccellenza sono la linfa vitale del nostro Paese”.
I due vice presidenti delle Città del Bio sono Peter Pluschke e Enzo Lavolta, assessori all’Ambiente, il primo a Norimberga e il secondo a Torino. Fanno parte del Consiglio, Giovanna Donzella, vicesindaco di Butèra (Caltanissetta), Magda Verazzi, sindaco di Vignone (Verbania), Giovanna Petrini, sindaco di Cannara (Perugia), Sabato Vecchio, consigliere a Frignano Cilento (Salerno), Fulvio Tocco, presidente della provincia del Medio Campidano, Stefano Colombi, consigliere di Grugliasco (Torino), Maurizio Serzanti, assessore di Sant’Oreste (Roma) e Federico Rovetini, consigliere a Castiglione d’Orcia (Siena).
L’assemblea di Città del Bio ha anche scelto di dotarsi di un comitato scientifico per approfondire le tematiche di settore: la presidenza è stata affidata a Marcello Mazzù, medico e presidente uscente delle Città del Bio.
Info: www.cittadelbio.it

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