Continua a correre l’export dell’industria alimentare nonostante un contesto economico sempre più difficile. Settembre - segnala la Federalimentare - registra una crescita del +9,9% sullo stesso mese 2010, mentre il tendenziale dei primi 9 mesi 2011 segna un aumento a due cifre (+10,3%). Il successo sui mercati internazionali non basta però a controbilanciare l’andamento deludente del mercato interno con vendite che si avviano a concludere l’anno con un calo di quasi -2%.
Il calo di quasi 2 punti percentuali sul mercato interno, “si somma al taglio in quantità di 6 punti accumulato nei quattro anni precedenti e alle sempre più evidenti tendenze low cost della spesa” sottolinea il presidente di Federalimentare Filippo Ferrua. “Le conseguenze si vedono sulla produzione alimentare. Essa, malgrado il sostegno dell’export - prosegue Ferrua - scende a settembre infatti del -4,6% sullo stesso mese 2010, portando il tendenziale di produzione dei primi nove mesi in territorio negativo (-0,8%)”.
“La crisi di consumi “rigidi” come quelli alimentari sottolinea pesantemente la caduta di capacità di acquisto delle famiglie italiane. La crisi - dice ancora Ferrua - conferma quindi la necessità di misure urgenti di rilancio, a pena di possibili impatti sociali ed economici anche in un settore anticiclico come l’alimentare che, da sempre, contribuisce positivamente allo sviluppo del Paese. Auspichiamo che il nuovo Governo - al quale formuliamo i migliori auguri di buon lavoro, - possa non solo recuperare le norme sulla ricostituzione dell’Ice, assenti dalla recente Legge di Stabilità, ma adottare delle misure concrete, anche a costo zero, di rilancio dei consumi interni e più in generale della competitività della filiera agro industriale”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025