“L’agricoltura svolge un ruolo multifunzionale determinante per la salvaguardia delle risorse ambientali e la difesa del paesaggio. E ha bisogno di un sostegno tecnico, economico e progettuale, destinato prioritariamente all’impresa agricola e forestale”. E’ l’appello di Federico Secchioni (Confagricoltura) nel convegno “Una nuova legge per la tutela e valorizzazione dell’architettura rurale”, con cui si è schierato a difesa degli immobili rurali “preservati da noi agricoltori con tanti sacrifici”.
“La nuova legge in vigore dal 1 febbraio 2004 prevede la partecipazione dello Stato alle opere di recupero e ristrutturazione di insediamenti agricoli, edifici o fabbricati rurali realizzati in Italia tra il XIII e il XIX secolo. Il problema però - ha evidenziato Vecchioni - è che l’accesso alle risorse non è immediato, anche se è previsto un fondo di 8 milioni di euro, per tutte le regioni, per ciascuno degli anni 2003/2005, a causa di una procedura burocratica complessa. E’ necessario, infatti, individuare prima, attraverso un decreto del Ministero dei Beni Culturali, le diverse tipologie dietro proposta delle regioni. Solo dopo, queste individuano gli insediamenti di architettura rurale provvedendo al loro recupero con programmi di intervento. Per questo occorre ora che le normative regionali considerino con più attenzione le compatibilità economiche e contribuiscano al proseguimento di un'attività che è quella agricola finalizzata anche a realizzare produzioni di qualità sostenibili ed economicamente competitive”.
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