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FEDERVINI (CONFINDUSTRIA): “SI BEVE MENO, MA SI GUARDA A QUALITA'”. IL MERCATO, IN TERMINI VALUTARI, CRESCE DI ANNO IN ANNO DELL’11%

Gli italiani bevono apparentemente meno, ma meglio: lo evidenzia una ricerca della ACNielsen, presentata oggi all'Assemblea della Federvini (Confindustria). "In generale, i dati dimostrano - ha affermato il presidente della Federvini, Luigi Rossi di Montelera - come si stia crescendo nella qualità, con più risultati a livello di fatturati, piuttosto che nella quantità e tutto questo è assolutamente ciò che vogliamo". Nel 2000, a fronte di una produzione di 58 milioni di ettolitri, il consumo interno ha oltrepassato i 30 milioni di ettolitri. I consumi interni hanno registrato, nel complesso, una lieve flessione: il calo è da attribuire al segmento degli sfusi (-4,5%) ed il trend del confezionato é salito al 5,2%. Nel 2000, nella dimensione totale del mercato dei vini e delle bevande alcoliche (comprensivi anche di spumante e champagne), i consumi domestici sono stati pari al 42,4% e quelli extra-domestici hanno raggiunto il 57,6%. Il mercato, in termini valutari, dimostra il proprio stato di salute facendo segnare - secondo le stime della AC Nielsen - una variazione, che, da anno ad anno, si attesta quasi a un +11% (2.194 i miliardi stimati nel 2001, a fronte di 1.977 miliardi del 2000); in volume, l'incremento è dell' 8,7% (6,15 milioni di ettolitri nel 2001 rispetto ai 5,65 milioni di ettolitri del 2000). Il 50% del venduto dei vini e delle bevande alcoliche arriva ormai dai supermercati e ipermercati.

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