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FERRAN ADRIA’ APPENDE AL CHIODO LE PENTOLE DE “EL BULLI” PER DUE ANNI PER RIPOSARSI DAL TROPPO LAVORO. PRIMA DI LUI FULVIO PIERANGELINI (GAMBERO ROSSO). CASI ISOLATI O TENDENZA? VIZZARI, DIRETTORE GUIDE DE L’ESPRESSO: “DIRITTO DI ESSERE STANCHI”

E’ uno degli chef più famosi e chiacchierati del mondo, profeta della cucina “molecolare” e proprietario del frequentatissimo El Bulli, ad un centinaio di chilometri da Barcellona: a causa del troppo lavoro - 15 ore al giorno - Ferran Adrià ha deciso di “appendere al chiodo” le pentole e spegnere i fornelli per due anni, nel 2012 e nel 2013, il tempo di riposarsi e rinnovare l’ispirazione.

“Ho bisogno di tempo per decidere come sarà il 2014 - spiega Adrià, annunciando la chiusura del suo ristorante al Congresso di gastronomia Madrid Fusion - quando tornerò, so che le cose non
saranno uguali. Il cliente ideale non viene a El Bulli per mangiare, ma per provare un’esperienza”, aggiunge lo chef catalano che negli anni 1990 ha lanciato la sua cucina “molecolare”, riscuotendo un notevole successo.

Già ora il suo famoso ristorante è aperto solo da aprile a settembre. Negli altri mesi Adrià mette a punto nuovi piatti nel suo “laboratorio” El Taller a Barcellona. El Bulli ha 3 stelle Michelin e, negli ultimi 3 anni, è stato dichiarato migliore ristorante del mondo dalla rivista britannica Restaurant.

E così, dopo la chiusura del Gambero Rosso di Fulvio Pierangelini, un’altra star della cucina mondiale spegne, per qualche tempo, i fornelli. Casi isolati di eccellenza o sintomo di una tendenza in atto tra gli artefici dell’alta gastronomia, bisognosi di una pausa di riflessione?
“Direi di no - risponde a WineNews il direttore de Le Guide de L’Espresso, Enzo Vizzari - semplicemente hanno il diritto di essere stanchi. Io li conosco bene entrambi, e sia in un caso che nell’altro credo che ci sia proprio la voglia di riposarsi, più che di riflettere. Ma di altri che avvertano questa esigenza non ho notizia”. Niente drammi per i buongustai, dunque. “Per qualche tempo - scherza Vizzari - se ne può anche fare a meno. Sono grandissimi cuochi, ma per fortuna di bravi cuochi e di posti dove si mangia molto bene ce ne sono tanti, si può stare anche due anni senza Ferran Adrià...”.

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