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FERRERO RADDOPPIA IN CAMERUN E APRE UNA SECONDA UNITA’ PRODUTTIVA CHE ASSUME 250 DIPENDENTI. LA NOVITÀ DEL GRUPPO NEL “CONTINENTE SENZA FREDDO”? SI LAVORERANNO PRODOTTI LOCALI, DAL CAFFÈ AL CACAO, DALLA CANNA DA ZUCCHERO AI FRUTTI TROPICALI

Ferrero, brand italiano tra i più famosi al mondo e colosso dell’alimentare, raddoppia la sua presenza in Camerun, con la realizzazione di una seconda unità produttiva nella regione del Sud-Ovest del Paese, con l’impiego di 250 dipendenti. La novità del gruppo nel “continente senza freddo”? La nuova fabbrica, a differenza di quella nella capitale camerunense Yaoundé (avviata nel 2006) che trasforma prodotti importati, lavorerà esclusivamente i prodotti coltivati localmente, cioè nei villaggi della regione, dal caffè al cacao, dalla canna da zucchero ai frutti tropicali. Scelta che aveva spiegato ai microfoni di WineNews Gino Luglio, ad Ferrero: “esportare un prodotto made in Italy è riduttivo. Noi abbiamo scelto di pensare i nostri prodotti in Italia, di realizzarli ovunque con la cura italiana, ma coinvolgendo anche le realtà locali dei mercati che siamo andati a colpire, e di produrre, in parte, anche in loco”.

Il lieto annuncio per il Camerun, riferisce l’agenzia Ecofin, è avvenuto nel corso di un incontro che rappresentanti del gruppo hanno avuto, a Yaoundé, al Ministero dell’Economia, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia, Stefano Pontesilli.

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