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FESTA DELLA DONNA E MARTEDI’ GRASSO, E’ FESTA PER TUTTI. L’8 MARZO LE DONNE SPENDERANNO 211 MILIONI DI EURO AL RISTORANTE, MENTRE IL 42% DEGLI ITALIANI PREPARERA’ IN CASA I DOLCI TIPICI DELLA FESTA CHE FU DEI FOLLI

Tutti (o quasi) sanno che l’8 marzo è la festa della donna; metà degli italiani ritiene giusto e bello avere una giornata dedicata al gentil sesso; quasi la metà delle donne ama essere festeggiata, ma solo una su tre festeggerà veramente la ricorrenza. E poco importa che sia anche martedì grasso. In ogni caso la doppia occasione di festa stanerà dalle case più di otto milioni di abitanti con un giro di affari di oltre 300 milioni di euro. Emerge dalle indagini Axis, per conto di Fipe/Confcommercio.

“L’Italia - commenta Lino Stoppani, presidente Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi - si sta riprendendo da un periodo difficile. È positivo vedere che si sceglie sempre il ristorante per festeggiare. La donna ricopre nella scelta un ruolo fondamentale e riuscire ad intercettare il suo desiderio vuol dire aver trovato la strategia vincente. E al di là di questo, va anche apprezzato che nel settore ci sia una fortissima componente di occupazione femminile”.

Per la festa delle donne, il 33% festeggerà, e lo lo farà condividendo la giornata assieme alle loro amiche. A festeggiare saranno soprattutto le ultra quarantenni con un picco fra quelle nate nel decennio del secondo dopo guerra, ovvero la classe di età protagonista delle grandi battaglie femministe, andranno quasi tutte al ristorante o comunque in un altro pubblico esercizio per il dopo cena, magari già conosciuto da qualche componente del gruppo, per una spesa media al ristorante che sarà di circa 31 euro, e di 20 per la seconda parte della serata, per un totale di spesa pari a 211 milioni di euro.

Ma c’è anche una buona fetta di quel 33% che festeggia che lo dedicherà alla famiglia, complice anche la sovrapposizione dell’otto marzo con l’ultimo giorno di carnevale, magari portando fuori i bambini mascherati (17%) o cucinando o acquistando qualcosa di tipico (18,5%). Che infatti si chiamino frappe, chiacchere, cenci o frittelle, conta che il 42% degli italiani prepara in casa (come ogni anno) i dolci tipici della festa che fu dei folli. E anche chi ha poco tempo a disposizione o poco talento ai fornelli, a quei dolci non rinuncia a costo di comperarli fuori (34%). E l’occasione potrebbe essere quella di una manifestazione folcloristica che piace a ben il 55% degli italiani (soprattutto al Sud e nelle Isole) e vi parteciperà il 41%. E sì, perché su questo aspetto non esistono mezze misure: carri e sfilate o piacciono o non piacciono. Infatti il 44,5% che dichiara di non amarli è confermato dal 54,5% di chi non parteciperà a questo genere di evento.

Ma quelli che decideranno di uscire, secondo l’indagine, lo faranno divertendosi fino alla fine della giornata. Infatti il 77% di costoro sarà fuori a cena in un locale già frequentato, dove capita, a casa di amici o anche partecipando ad una serata a tema con una spesa media di 37 euro. Bandite invece le ore piccole per il 54,5% degli italiani. Chi ballerà e mangerà fino all’ultimo minuto prima di cospargersi il capo di cenere lo farà comunque dentro una casa o in un pub o discoteca con una spesa media di 25 euro per un totale di spesa pari a 90 milioni di euro.

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