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VINO & CINEMA

Festival Œnovideo, il vino incontra il cinema: premiato il documentario italiano “Vinum Insulae”

A Marsiglia, all’edizione n. 26 del Concorso internazionale, quello italiano è il miglior cortometraggio. 144 i film in gara da 17 Paesi
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“Vinum Insulae”, il documentario italiano girato all’Isola d’Elba, sbanca al Festival Œnovideo di Marsiglia

Il mondo del vino incontra quello del cinema, e lo fa in un’occasione speciale, quella del Festival Œnovideo, il n. 26, andato in scena al Mucem di Marsiglia, il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo. L’International Grape & Wine Film Festival è il centro nevralgico di quella produzione cinematografica tutta dedicata al mondo del vino e della vite, e l’edizione di quest’anno appena conclusa non ha fatto che confermare il ruolo chiave dell’evento nel settore: 144 i film in gara, da 17 Paesi di tutto il mondo. E tra i vincitori spicca anche l’Italia, con “Vinum Insulae”, il documentario prodotto all’isola d’Elba che racconta l’esperimento enologico unico realizzato dall’Azienda Agricola Arrighi dell’Isola d’Elba, in collaborazione con professor Attilio Scienza, Ordinario di Viticoltura dell’Università degli Studi di Milano (ne avevamo parlato qui) ha conquistato ben due premi, quello per Miglior Cortometraggio, a riconoscimento della qualità tecnico-artistica dell’opera, e quello della Revue des Œnologues, per l’originalità e il valore della sperimentazione.
Ma vera protagonista dell’edizione n. 26 è stata la Spagna, che ha fatto incetta di premi: “40 hectares, la terre et le cultivateur” si è aggiudicato il Grand Prix Oenovideo 2019, e mentre “(R)évolution champenoise - La Vina Manda Espagne” ha conquistato il Premio per la Miglior Sceneggiatura, il Premio per il Miglior Film “Promozione” è andato a “Cultivare - La máquina natural”. Bene anche la padrona di casa, la Francia, che si aggiudica due premi, quello per il Miglior Lungometraggio con “Vitis prohibita - Le retour des cépages résistants”, e quello per il Miglior Film per i Professionisti, con “La vie sous le bouchon”. Conquistato dall’Ungheria invece il Premio per la Miglior Immagine, al film “Terroir Squad #2 - Spiegelberg”.

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