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FIERACAVALLI (VERONA, 4/7 NOVEMBRE): ALLEVAMENTO EQUINO, UN PATRIMONIO DA RILANCIARE. LO DICE CONFAGRICOLTURA

Apre i battenti, a Verona, Fieracavalli (dal 4 al 7 novembre), la più importante manifestazione dedicata al mondo equestre. Tanti allevatori, espositori e/o visitatori: perché quello dei cavalli rappresenta, in Italia, uno dei principali settori dell’allevamento. La consistenza del nostro patrimonio equino, nel 2009, era di 384.000 in aumento (+15%) sul 2008. Le importazioni di equini vivi hanno subito una flessione del 19% (46.000 capi), per un esborso che è sceso da 54 a 44 milioni di euro.

Fieracavalli deve anche essere l’occasione, a parere di Confagricoltura, “di riflettere sulla situazione dell’allevamento equino italiano che sconta interessi e problematiche estranee all’attività produttiva. E’, quindi, urgente salvaguardare e rilanciare il comparto, partendo da una precisa analisi delle necessità, evitando però di confonderle con quelle del tutto diverse e specifiche dell’Ippica. Occorre arrivare ad una definizione condivisa di interventi dal respiro pluriennale, mirati essenzialmente al contenimento dei costi d’allevamento, alla valorizzazione ed al miglioramento genetico di un patrimonio che, per anni, ha prodotto esemplari unici ed ha rappresentato per l’Italia un elemento di grande rilevanza e visibilità a livello internazionale”.

La fiera è un momento importante anche per le aziende agrituristiche che sempre di più puntano sul turismo equestre. Confagricoltura sottolinea che il 9% degli agriturismi italiani, 1.700, nel 2010, secondo una stima di Agriturist su dati Istat, propone passeggiate a cavallo, corsi di equitazione, ippoterapia. Attività che, recenti analisi effettuate sui visitatori di internet, compiute dalla stessa Agriturist, registrano una costante crescita di richieste, +18% nel 2010 sul 2009.

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