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FIERAGRICOLA DI VERONA: LA COLDIRETTI DISEGNA LA MAPPA SUL FALSO "MADE IN ITALY"

Latte in polvere per l'alimentazione con etichette contraffatte per essere destinate alla produzione di formaggi, olio di palma spacciato per olio extra vergine: sono solo alcuni degli inganni del falso "made in Italy" e, dopo gli ultimi sequestri dei Nas nelle mense scolastiche, la Coldiretti traccia la mappa di tutte le sofisticazioni e falsificazioni alimentari, che ingannano i consumatori mettendone spesso a rischio la salute.
L'occasione è stata l'esposizione del "Falso è servito", curata dall'Università di Salerno, curata dal professore Salvatore Casillo, a Fieragricola. Occhio all'etichetta, dunque, perchè non solo è a rischio l'identità merceologica (olio di semi che diventa extravergine) o aziendale (finto vino Sassicaia) del prodotto, ma anche quella territoriale (Chianti fatto in Indonesia con scritte in italiano, falsi punzoni utilizzati per marchiare illecitamente come prosciutto di Parma cosce di maiali importati dall'estero, all'aglio cinese e al miele argentino spacciati come italiani) per non parlare delle scadenze che vengono modificate per ringiovanire i prodotti con gravi rischi per la salute. Accanto alle falsificazioni legalmente perseguibili sono ancora troppe le trappole in agguato per i consumatori e gli imprenditori agricoli che impediscono la trasparenza di mercato e aprono la strada a frodi e inganni.
In Italia una busta di latte confezionata su tre contiene latte proveniente dall'estero, 160 milioni di litri di olio di oliva vengono importati ogni anno per essere miscelati con quello italiano, 800.000 tonnellate di grano duro arrivano nel nostro Paese per produrre pasta "made in Italy" e 82.000 tonnellate di concentrato di pomodoro dalla Cina servono per produrre salse italiane. "Tutto questo avviene all'insaputa dei consumatori perchè sulle etichette non compare l'origine dei prodotti agricoli impiegati in questi alimenti per le lacune della legislazione nazionale e comunitaria che - sostiene la Coldiretti - condannano all'anonimato i prodotti della nostra agricoltura e impediscono scelte di acquisto consapevoli da parte dei cittadini. Proprio per questo la Coldiretti ha avviato una mobilitazione per la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sull'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine degli alimenti.
Ecco di seguito una lista elaborata dalla Coldiretti con gli inganni in tavola:
- Falsa identità merceologica (olio di semi e di palma trasformato in extravergine, latte in polvere per alimentazione animale destinato a formaggi);
- Falsa identità aziendale (etichette false di vino Chianti e Sassicaia e di molti alimenti pubblicizzati);
- Falsa identità geografica (aglio cinese e miele argentino spacciati come italiani, imitazioni dei prodotti italiani all'estero dal Parmesan al Cambozola fino al Chianti Classico imbottigliato in Argentina );
- Scadenze contraffatte (dall'abrasione della data dai singoli prodotti alla riproduzione di nuove etichette che sostituiscono le vecchie, fino alla rilavorazione e nuovo confezionamento di prodotti scaduti).
Ansa

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