FieraMilano si tuffa nel cibo: il progetto di "Tuttofood", il nuovo salone alimentare che debutterà, tra il 5 e l'8 maggio 2007, nel Polo espositivo di Rho Pero, è ambizioso: riuscire a portare a Milano una fiera dell'alimentare che possa gareggiare con le prime d'Europa, Colonia e Parigi, e diventi una "porta aperta sul mondo" per il made in Italy che, in questo settore, non ha rivali, ma nemmeno una vetrina all'altezza.
Diversamente da Cibus, però, Tuttofood sarà un'esposizione biennale riservata solo agli operatori, anche se aperta a tutti i settori dell'alimentare: il che significa che a Tuttofood (sottotitolo inglese Milano World Food Exhibition, ovvero la fiera alimentare mondiale) ci sarà spazio per i prodotti Dop e Igp, ma anche per le grandi aziende, per tutti i canali di distribuzione e per ogni tipo di prodotto (inclusa una sezione dedicata alle private labels).
"In Italia - ha sottolineato Ernesto Calaprice, amministratore delegato di Sifa, che progetta e gestisce "Tuttofood" - non esiste una grande manifestazione internazionale nonostante l'eccellenza e la varietà della nostra produzione". Una manifestazione che "ci hanno chiesto più volte dall'estero" ha sottolineato l'ad di Fiera Milano, Piergiacomo Ferrari, ma che ha soprattutto l'obiettivo di sostenere la produzione italiana e farla arrivare su nuovi mercati visto che "l'alimentare con un fatturato di 107 miliardi di euro e un export di 15,1 miliardi - ha aggiunto Calaprice - è il secondo settore manifatturiero in Italia dopo il metalmeccanico".
Tuttofood assicurerà un trattamento speciale ai grandi buyer che avranno fra l'altro un business center completamente gratuito. Ma non solo. Abbinati alla fiera ci saranno una serie di eventi. E per tutti i visitatori, pacchetti agevolati negli alberghi e prezzi scontati sui mezzi pubblici.
"Questa sarà una fiera importante per il Paese - ha sottolineato la responsabile Michela Fischer - un'opportunità per far vedere il made in Italy. Ma la città in questo ci deve accompagnare". "Così Milano - ha concluso il vicepresidente della Lombardia, Viviana Beccalossi, che è anche assessore all'agricoltura - si candida a diventare la capitale italiana dell'agroalimentare, un settore di cui rappresenta già il 15%".
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