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“FINANZIARIA ECCEZIONALE PER AGRICOLTURA”: PARLA IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA, CHE TRACCIA IL BILANCIO 2009. “ANNO CRUCIALE, DAL LATTE ALL’OLIO, NEL SEGNO DELL’IDENTITÀ”. BRINDISI ITALIANO AL GRANDE FRATELLO

Una finanziaria “eccezionale” anche per l’agricoltura. Così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, oggi a Roma, nella conferenza stampa che doveva tracciare il bilancio del 2009 del Ministero. Zaia ha detto che “in Finanziaria c’è il piano strategico anti crisi, il 70% dei finanziamenti che chiedevano gli agricoltori”, elencando una serie di finanziamenti compresi nella manovra a cominciare dal Fondo di Solidarietà Nazionale di 877 milioni di euro, a quello per l’accesso al credito di 20 milioni di euro.
“Non c’è tutto - ha continuato Zaia - ma non bisogna raccontare bugie”.
Sul capitolo della sua candidatura a governatore della Regione Veneto, Zaia a commentato: “non mi dimetto, fino ad aprile continuerò a fare il Ministro”. Io faccio la mia campagna elettorale da Luca Zaia e faccio il ministro da Luca Zaia, ma le due cose non saranno mai sovrapposte”.
“Le dimissioni - ha aggiunto - non sono un tema nella mia agenda”.

Focus - Zaia “amarcord”: il Ministro delle Politiche Agricole traccia il bilancio 2009

“È stato un anno cruciale per l’agricoltura italiana, un anno che ci ha visto impegnati su diversi fronti, in un contesto economico internazionale non facile, con gli agricoltori italiani ed europei costretti a confrontarsi con un forte squilibrio tra costi di produzione e prezzi e con la flessione dei consumi. Ma abbiamo raccolto la sfida. Ultimo, in ordine di tempo, quello che si può considerare a tutti gli effetti il nostro piano strategico per l’agricoltura: la Finanziaria. Grazie a un grosso lavoro negoziale, abbiamo portato a casa un risultato importante per il comparto agricolo, che sono sicuro servirà a liberare le energie necessarie per facilitare l’accesso al credito e garantire il futuro della nostra agricoltura”.
“Questo - ha detto il Ministro - è stato l’anno del primo G8 agricolo della storia, in cui è stata confermata la centralità del Governo italiano a livello internazionale e abbiamo offerto una nuova prospettiva per risolvere il problema della fame nel mondo. Quest’anno abbiamo varato la legge sulle quote latte, una legge innovativa con cui siamo riusciti a riequilibrare una situazione che si trascinava da 25 anni. È stato l’anno dei negoziati europei, e del consolidamento dell’asse italo-francese, capofila di quei Paesi che vogliono difendere la Pac come unico strumento per tutelare le agricolture dei territori d’Europa. Per questo abbiamo sostenuto la nomina del rumeno Dacian Ciolos a Commissario Ue all’Agricoltura, perché espressione di quella agricoltura identitaria, nella quale ci riconosciamo e che solo la politica agricola comune può garantire”.
“E, sempre quest’anno, il Consiglio dei Ministri ha dato la prima approvazione al Codice agricolo, un provvedimento rivoluzionario che servirà a snellire le normative in materia agricola dando agli agricoltori una bussola preziosa per orientarsi”.
“Ed è stato anche l’anno - ha detto ancora Zaia - in cui abbiamo concretizzato la norma comunitaria sull’obbligatorietà dell’etichettatura per l’olio d’oliva. Per noi, quella sull’etichettatura è la madre di tutte le battaglie. I cittadini hanno il diritto di conoscere la storia di ciò che mangiano, con quali materie prime viene prodotto. Per questo ad agosto abbiamo presentato il decreto sull’etichettatura del latte e dei prodotti lattiero-caseari, per tutelare i consumatori e difendere il nostro buon latte italiano. Ma è una strada che si può percorrere insieme all’industria e alla grande distribuzione, non c’è nessuna conflittualità. Ora puntiamo ad ottenere l’obbligo di etichettatura per tutti i prodotti alimentari, perché la nostra non è l’agricoltura dei grandi latifondi, ma è l’agricoltura dei territori, delle identità produttive”.
“Non vogliamo tornare all’aratro trainato dai buoi, ma vogliamo che la tecnica sia al servizio dell’agricoltura, non che ne firmi la condanna a morte. Per questo, sempre nel 2009, abbiamo rinnovato il decreto di sospensione dell’uso dei neonicotinoidi nella concia del mais. E, infatti, le api sono tornate. E sono tornate a impollinare i nostri campi, anche quelli di mais”.
“Per questo modello di agricoltura, noi ci siamo battuti e continueremo a batterci. Ecco perché diciamo no agli Ogm. Ne ho parlato oggi anche con il Cardinale Camillo Ruini, a cui ho detto che abbiamo bisogno di una posizione più chiara della Chiesa. Come si può immaginare un chicco d’uva senza il seme? È dal seme che nasce la pianta, questo è agricoltura. Nell’“Enciclica Caritas in Veritate”, Benedetto XVI offre una riflessione approfondita sugli organismi geneticamente modificati. E siamo convinti che la Chiesa, su questo tema, sia dalla nostra stessa parte. Perché dove c’è un contadino, là c’è un crocifisso.”
Il Ministro ha concluso la conferenza stampa ricordando la grandissima adesione delle radio e televisioni nazionali e locali all’iniziativa “Brindo italiano”, per invitare ad usare vini spumanti italiani nei brindisi natalizi e di fine anno: “si tratta di una chiamata generale a tutela del prodotto italiano, quel Made in Italy, che è segno d’eccellenza dei nostri territori e della nostra agricoltura identitaria”.

Focus - Il Grande Fratello
“Finalmente si vede qualcosa di buono in tv”: parola del Ministro Zaia, che commenta così la notizia che il “Grande Fratello” (Canale 5) e “Quelli che il Calcio” (Rai 2), a Natale e a Capodanno, stapperanno spumanti made in Italy, dopo aver aderito a “Brindo Italiano”, iniziativa del Ministero. E sul marchio “Brindo Italiano”, che sarà stampato sulle etichette delle bottiglie, oggi in conferenza stampa nella versione, ovviamente, del Prosecco di Conegliano e di Valdobbiadene, il Ministro ha spento sul nascere eventuali polemiche affermando, dopo averne avuto la conferma dal suo Capo di Gabinetto, che “da oggi è di proprietà del Ministero dell’agricoltura”. Inizialmente, si apprende dalle agenzie di stampa, per velocizzare la burocrazia, era stato registrato a nome del suo portavoce, Giampiero Beltotto, che ne ha poi trasferito la titolarità al Ministero.

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