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COLLEZIONISMO

Fine wine: Romanée-Conti, Lafite-Rothschild, Masseto e Biondi Santi al top da Finarte

Raccolti 300.000 euro, il massimo dall’apertura del dipartimento vino. Per Gaja e Tignanello Antinori rivalutazioni del +333%
ASTE ENOICHE, COLLEZIONISMO, FINARTE, FINE WINE, Italia
Finarte: 23.180 euro per il Domaine de la Romanée-Conti, Romanée-Conti Grand Cru 1990

Il mercato delle aste dei grandi vini, come raccontiamo da tempo, è in costante crescita. Lo è per le case d’asta storiche, nel mondo del vino, e lo testimoniano anche quelle che si sono aperte ai fine wine solo di recente. Come Finarte, che, nell’“Asta di Vini e Distillati”, andata in scena il 30 marzo a Milano, che ha raccolto 300.000 euro con il 93% del catalogo aggiudicato, il miglior risultato dall’apertura del dipartimento dedicato al vino. Come da attese, il top lot dell’asta è una bottiglia del leggendario Domaine de la Romanée-Conti, Romanée-Conti Grand Cru 1990, aggiudicata per 23.180 euro, partendo da una base di 15.000 euro.
Tra i vini italiani i risultati più interessanti, spiegano da Finarte, sono quelli di Masseto, ai primi posti per valore, con due bottiglie del 2013 aggiudicate a 2.200 euro, poi il Brunello di Montalcino Biondi Santi Riserva 1955, aggiudicato a 1.600 euro, la singola bottiglia italiana aggiudicata al prezzo più alto. Per quanto riguarda i rialzi, i più impressionanti sono stati quelli del Gaja Sorì Tildin 1970, passato da 240 euro a 1.000 euro (+333%) e Tignanello Magnum 1985, passato da 150 euro a 500 euro (+333%).
Per i vini francesi, ottimi risultati anche per una bottiglia di Château Lafite-Rothschild 1806 aggiudicato a 9.150 euro e Henri Jayer Cros Parantoux Vosne Romanée 1993, euro 6.100. La categoria degli champagne è cresciuta del 60%, con il Selosse Millesime 2008 top lot del gruppo, aggiudicato a 2.200 euro. Rilevanti anche le aggiudicazioni dei Macallan Red Ribbon 1940 (11.000 euro) e Royal Marriage 1981 (6.100 euro), per completare il trionfo dei Macallan con l’eccellente Macallan 1954 (5.500 euro).
“Il valore medio del lotto cresce sensibilmente rispetto al passato, sia in riferimento alla riserva che, soprattutto, all’aggiudicato. A livello aggregato - ha detto Guido Groppi, Capo Dipartimento Finarte - mi hanno impressionato la performance dei Supertuscan, venduti tutti e cresciuti di un notevole 37% rispetto al valore di partenza, Tignanello e Sassicaia in testa a tutti, e quella degli Champagne, dove la categoria è cresciuta del 60% e la bottiglia di Selosse Millesime 2008, top lot del gruppo, è stata aggiudicata alla bella cifra di 2.200 euro”.

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