02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
COLLEZIONISMO

Fine wines, dopo un 2024 negativo, nel 2025 prosegue il trend. Solo l’Italia fa eccezione

Gennaio in calo per tutti gli indici del Liv-Ex, analizzati da WineNews. L’Italy 100 è l’unico a segnare l’inizio di un timido recupero

Il 2025 dei fine wines si apre come si era chiuso il 2024, ovvero con il segno meno, tratto comune, ormai da mesi, a tutti gli indici del Liv-Ex, la piattaforma di riferimento del mercato secondario dei grandi vini da collezione. Con l’Italy 100, dedicato ai vini italiani, che è l’unico che mostra un timido tentativo di inversione di rotta, in positivo, secondo i dati analizzati da WineNews. E così, dopo un dato di fine anno che vedeva cali in molti casi vicini al -10%, il trend a ribasso continua anche nella prima rilevazione di gennaio 2025. Il Liv-Ex 100, indice di riferimento, con un -0,4% mese su mese, porta il suo ribasso nell’arco di un anno a -9,2% (ne fanno parte, per l’Italia, il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Barbaresco 2019 di Gaia, il Sassicaia 2018, 2019 e 2020 della Tenuta San Guido, il Solaia 2019 ed il Tignanello 2019 e 2020 di Antinori, il Redigaffi 2020 di Tua Rita, l’Ornellaia 2020 ed il Masseto 2019 e 2020 del gruppo Frescobaldi).
Peggio ancora fa il Liv-Ex 1000, il più grande, in termini numerici degli indici, che con un -0,9% a gennaio 2025, fissa la perdita nei 12 mesi a -10,5%. E se continua il calo di tutti i sotto indici francesi (Bordeaux 500, Bordeaux Legends 40, Champagne 50, Burgundy 150 e Rhone 100) e non solo, quasi tutti con cali intorno al -1% mese su mese, e intorno al -10% nei 12 mesi, un piccolo segnale positivo, l’unico, con un +0,6% mese su mese (ma comunque -5,6% nei 12 mesi), lo fa segnale l’Italy 100, l’indice composto dal Barolo di Bartolo Mascarello di tutte le annate dalla 2010 alla 2019, così come del Barbaresco di Gaja, dal Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno delle annate 2001, 2002, 2004, 2005, 2006, 2008, 2010, 2013, 2014 e 2015, dal Barolo Le Rocche del Falletto Riserva di Bruno Giacosa 2000, 2001, 2004, 2007, 2008, 2011, 2012, 2014, 2016 e 2017, e ancora di tutte le annate dalla 2011 alla 2020 di Sassicaia, Solaia, Tignanello, Ornellaia e Masseto, e del Flaccianello della Pieve di Fontodi.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli