“Questo decreto è la risposta che i nostri imprenditori agricoli stavano aspettando da tempo. In un momento difficile come questo abbiamo inteso dare un segnale agli agricoltori che altrimenti rischiavano di essere fortemente penalizzati. È a loro che mi rivolgo assicurando il mio appoggio e quello del Governo”: il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha commentato così l’approvazione definitiva da parte della Camera dei Deputati del maxiemendamento del Governo al decreto Milleproroghe, contenente la norma secondo cui i fabbricati rurali non sono soggetti all’Ici indipendentemente dall’iscrizione in catasto con attribuzione di rendita. Non vengono, infatti, considerati fabbricati ai fini dell’imposta comunale sugli immobili le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto dei fabbricati per i quali ricorrono i requisiti di ruralità.
“La conferma della non assoggettabilità diretta all’Ici dei fabbricati rurali - ha spiegato il Ministro Zaia - non comporta né una minore entrata per il bilancio dello Stato, poiché non l’ha mai prodotta, né, soprattutto, una riduzione del gettito ai Comuni, perché i fabbricati rurali continueranno a generare rendita e a concorrere al reddito dominicale dei terreni sui quali sorgono e su questo reddito agisce l’Ici”.
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