3,5 milioni di italiani faranno Pasqua e Pasquetta al ristorante. Presenze in lieve calo sul 2015, ma rimane la fiducia di quasi tutti i ristoratori (90%) che apriranno i locali, nonostante gli attentati di Bruxelles : così le stime dell’ufficio studi di Fipe - Federazione Italiana Pubblici (www.fipe.it). “La leggera flessione riscontrata dalla nostra indagine previsionale è con tutta probabilità da attribuire al calendario che vede quest’anno la Pasqua “bassa” ,in un periodo non particolarmente favorevole dal punto di vista climatico per le gite fuori porta. Tuttavia - spiega Luciano Sbraga, direttore Ufficio Studi di Fipe - i ristoratori quest’anno non sembrano particolarmente preoccupati e confermano l’impegno nella valorizzazione della tradizione con una maggiore attenzione verso i prodotti biologici ed a filiera corta. Sforzi apprezzati dai consumatori e anche a livello internazionale, se pensiamo che l’11,1% dei turisti che a Pasqua siederà al ristorante sarà di provenienza straniera. C’è da dire, però, che l’indagine è precedente ai tragici fatti di Bruxelles e pertanto non risente dell’impatto negativo che tali eventi sicuramente avranno nel brevissimo termine anche nelle nostre città”.
Dall’indagine emerge che i ristoranti in attività saranno il 90,2% del totale contro il 92% del 2015, e per il 25% dei ristoratori intervistati la clientela da servire per il pranzo di Pasqua sarà inferiore al 2015, tuttavia non manca un 8% che al contrario, dichiara di essere più ottimista. Il bilancio complessivo è di un numero di clienti pari a 3,5 milioni di unità, in calo dell’1,1% rispetto al 2015, per una spesa totale prevista di 164 milioni di euro.
Il 50% delle presenze, dicono le stime Fipe, sarà di turisti, principalmente italiani (36,5%). Molti di loro saranno escursionisti che hanno programmato di trascorrere una giornata fuori porta, e tanti italiani che si recano presso le seconde case nelle località di villeggiatura del nostro Paese. Sul fronte delle destinazioni prescelte prevarrà in linea generale la montagna rispetto al mare, scelta favorita dalle previsioni meteo e dalle nevicate tardive. L’11,1% dei turisti sarà invece di provenienza straniera, mentre la clientela dei ristoranti a Pasqua vedrà per il 52,6% la presenza di residenti. Proprio sui turisti, in particolare italiani, confidano i ristoratori per ottenere buoni risultati o comunque per non peggiorare quelli dello scorso anno.
Anche per il 2016 la parola d’ordine dal punto di vista dell’offerta è “tradizione”. I menù dei ristoranti si caratterizzeranno per la prevalenza di piatti tipici (72,4%), mentre in un locale su quattro si darà spazio alla reinterpretazione creativa della gastronomia locale (23,5%). Solo il 4,1% dei ristoranti proporrà piatti della cucina internazionale. Rispetto alla Pasqua 2015 aumenta la presenza di prodotti a filiera corta, tipici e biologici: in particolare per il 37% dei ristoranti si segnala l’inserimento nel menù di prodotti bio e a chilometro zero, mentre l’11,1% darà maggiore spazio ai prodotti della tradizione.
L’attenzione alle richieste specifiche sul fronte delle allergie e intolleranze diventa sempre più prioritaria per gli operatori della ristorazione: nell’83,5% dei ristoranti i clienti con esigenze di questo tipo troveranno ciò di cui hanno bisogno. Ben il 37% degli esercizi proporrà menù specifici per i bambini.
Per quanto riguarda i dati previsionali per il giorno di Pasquetta, lo scenario è positivo: otto ristoranti su dieci saranno aperti (l’82,4%), in leggero aumento rispetto al 2015. Il 14% dei ristoratori intervistati fa previsioni meno favorevoli rispetto all’anno scorso mentre una percentuale simile si aspetta, al contrario, risultati migliori. Il bilancio complessivo è di 2,8 milioni di clienti con un incremento dell’1,5% sul 2015 e un indice di riempimento dei locali del 66%.
A Pasquetta il ristorante sarà meta soprattutto di turisti, sia italiani (47,1%) che stranieri (14,9%), mentre la percentuale di residenti sarà del 38,2% per la maggiore propensione alla gita fuori porta che contraddistingue questa fascia di pubblico.
Coldiretti: Pasqua 7 milioni di italiani in vacanza nonostante attentati (-20% sul 2015). In netta controtendenza gli agriturismi dove è boom di prenotazioni
“Nonostante gli attentati sono più di 7 milioni gli italiani che non si fanno condizionare ed hanno scelto di trascorrere almeno un giorno di vacanza in Italia e all’estero nella Pasqua 2016, in calo del 20% sul 2015. A cambiare sono anche le mete di quelli che decidono di partire con quasi l’85% dei vacanzieri che rimane in Italia” a dirlo è la Coldiretti.
Se tra chi varca i confini, precisa la Coldiretti, si registra un taglio netto delle destinazioni tradizionali del nord Africa, tra quanti rimangono in Italia a soffrire sono le grandi città mentre si avvantaggiano i centri minori, gli agriturismi e, grazie alle nevicate tardive, anche la montagna. Nel periodo del Giubileo poco piu’ di 2 milioni di italiani hanno rinunciato al viaggio per l’appuntamento religioso a Roma per paura degli attentati terroristici, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe.
La durata media della vacanza si aggira tra i 3 ed i 4 giorni con l’obiettivo principale di concedersi un momento di relax e - precisa la Coldiretti - un diffuso interesse agli aspetti enogastronomici della vacanza. La spesa per acquisti di souvenir alimentari, pranzi e cene rappresenta infatti circa 1/3 del budget generale della vacanza che supera i 350 euro a persona per un totale di quasi 2,5 miliardi.
La maggioranza dei viaggiatori, continua la Coldiretti, alloggerà peraltro in case di parenti o amici o nella casa di proprietà. Per la Pasqua 2016 sono infatti molti gli spostamenti per il tradizionale ritorno nei luoghi di origine per rinsaldare i legami familiari. Torna inoltre prepotentemente - continua la Coldiretti - anche il viaggio a breve raggio da realizzare in giornata per fare una scampagnata, visitare una città d’arte, mete religiose o andare a trovare parenti e amici, magari facendo ricorso al pranzo al sacco preparato accuratamente a casa.
La ricerca di tranquillità e le preoccupazioni per il clima internazionale favoriscono la campagna dove si prevede una forte crescita del 15% delle presenze nei quasi 22.000 agriturismi presenti in Italia, secondo le analisi di Terranostra. Molte aziende agricole, conclude la Coldiretti, si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.
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