Nella bozza di Manovra Finanziaria presentata dal Ministro Tremonti non ce ne è traccia, tutti lo smentiscono, ma continua ad aleggiare come uno spettro: è l’aumento di un punto dell’Iva, che mette sull’altolà Fipe-Confcommercio. “Siamo perfettamente d’accordo con la Corte dei Conti sul pericolo che un aumento dell’inflazione pregiudichi il potere d’acquisto dei cittadini italiani – dice il presidente Lino Stoppani - e a maggior ragione questa preoccupazione vale per coloro che ogni giorno pranzano in bar e ristoranti per necessità (lavoratori e studenti) sostenendo spese per oltre 12,5 miliardi di euro l’anno a fronte di circa 1,8 miliardi di pasti. Il ventilato aumento di un punto dell’aliquota Iva per i pubblici esercizi (oggi al 10%) avrà una ricaduta sui prezzi del servizio di circa un punto in percentuale, con un costo aggiuntivo per i consumatori quantificabile in 115 milioni di euro”.
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